Potrebbero essere maturi i tempi per accogliere una prima generazione di occhiali smart con ChatGpt firmati direttamente da OpenAI e pensati nativamente per sfruttare tutte le potenzialità del chatbot. L’indiscrezione arriva da una fonte affidabile e anticipa come il grosso statunitense potrebbe avvalersi della collaborazione di Joni Ive, celebre ex designer di Apple ormai da tempo avvicinatosi a Sam Altman, il fondatore di OpenAI. Gli occhiali intelligenti con AI sarebbero solo uno dei vari dispositivi che dovrebbero vedere la luce da qui al 2027.
Grazie alla rapida evoluzione dei grandi modelli di intelligenza artificiale si fa sempre più concreta l’ipotesi che uno dei player maggiori del segmento come OpenAI possa dunque esplorare un settore in profonda crescita e con una grande domanda da parte del pubblico. D’altra parte per rendersene conto basta osservare i dati di vendita dei best seller Ray-Ban Meta, che non a caso di recente si sono rinnovati con una versione con display integrato in una delle lenti, per un’interazione più articolata e utile. Secondo The Information, il progetto in corso tra OpenAI con Jony Ive si muoverebbe proprio in questa direzione, con dispositivi indossabili in grado di rendere molto più comoda l’interazione con il chatbot miscelando dunque voce, audio, riconoscimento dell’ambiente circostante e degli oggetti e anche visualizzazione in realtà aumentata. Il nome di Ive lascerebbe subito immaginare a una particolare attenzione al design, con gli occhiali sviluppati per essere funzionali e anche belli da vedere.
Il primissimo device dovrebbe però essere uno smart speaker, ovvero un altoparlante connesso da piazzare per esempio sulla scrivania o su un tavolo in casa per chiedere informazioni, effettuare ricerche e assistere in questioni relative alla vita quotidiana oppure alla produttività. Gli occhiali smart ChatGpt farebbero parte di una coppia di dispositivi indossabili insieme a una spilla smart e il rimando è immediato a Humane AI Pin, che prometteva tanto bene in sede di presentazione, ma che poi si è rivelato uno dei flop più clamorosi dello scorso anno. The Information ipotizza una prima tranche di lanci entro il 2027, non resta che attendere sviluppi.