“Le infrastrutture sono il posto in cui la ricerca incontra la realtà, una cosa che OpenAI ha già dimostrato con successo – ha spiegato Ruddarraju in una dichiarazione a Wired –. Stargate, in particolare, è un moonshot dedicato alle infrastrutture che si sposa perfettamente con le ambiziose sfide a livello di sistema che amo affrontare“.
“Per me è estremamente chiaro che accelerare i progressi verso un’intelligenza artificiale generale sicura e ben allineata sia la missione più gratificante che potessi immaginare per il prossimo capitolo della mia carriera“, ha commentato invece Lau.
La guerra per i talenti dell’AI
I neoassunti arrivano a OpenAI in un momento in cui la competizione per i talenti e le risorse tra i principali attori nel campo dell’AI è sempre più intensa. Recentemente, l’amministratore delegato di Meta Mark Zuckerberg ha iniziato una campagna di reclutamento particolarmente aggressiva, attirando almeno sette dipendenti di OpenAI con pacchetti retributivi insolitamente alti e ingenti risorse per le loro ricerche. Le mosse di Zuckerberg hanno spinto il suo omologo a OpenAI, Sam Altman, ad annunciare al personale che probabilmente l’azienda avrebbe ricalibrato i compensi dei suoi ricercatori.
Wired è in grado di confermare che il numero uno di Meta ha preso di mira anche alcuni dipendenti di Thinking machines lab, la startup guidata dall’ex responsabile tecnologica di OpenAI Mira Murati.
L’assunzione di diverse figure di spicco di Tesla, xAI e X, potrebbe far esplodere le tensioni tra Altman ed Elon Musk, che ha cofondato OpenAI nel 2015 per poi lasciarla tre anni dopo in polemica sulla direzione e sulla leadership della startup. L’imprenditore ha anche fatto causa a OpenAI, impuntando alla società di aver deviato dalla sua missione originale, ovvero sviluppare un’intelligenza artificiale che garantisca benefici all’umanità. Nel 2019 l’azienda aveva abbandonato la sua struttura puramente non profit, creando un ramo a scopo di lucro e assicurandosi poi investimenti miliardari da Microsoft. Anche OpenAI ha avviato un’azione legale contro Musk, accusandolo di concorrenza sleale e di interferenze con la sua attività.
La guerra per i talenti dell’intelligenza artificiale è di fatto iniziata dopo il lancio di ChatGPT da parte di OpenAI, alla fine del 2022. Negli ultimi tempi però è arrivata un’ulteriore escalation. Ricercatori e dirigenti nel settore stanno parlando in maniera sempre più ottimistica delle possibilità di raggiungere l’Agi, il termine usato per descrivere macchine in grado di superare gli esseri umani in qualsiasi attività, una svolta così rivoluzionaria da spingere le aziende a rivedere le tradizionali procedure di assunzione.
ChatGPT ha dimostrato che lo scaling dell’AI è fondamentale per far progredire la tecnologia, dal momento che aumentando i dati e la potenza di calcolo per l’addestramento e l’esecuzione, i modelli diventano più capaci e possono mostrare nuove e sorprendenti abilità.
Le grandi aziende di AI sono anche impegnate in una corsa per trovare nuovi mercati per i loro prodotti. Come riportato da Wired, per esempio, OpenAI e Microsoft stanno mettendo a punto un programma di formazione sull’AI dedicato agli insegnanti negli Stati Uniti.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.