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Nello Cristianini al Wired Next Fest 2025 Trentino: “

Nello Cristianini al Wired Next Fest 2025 Trentino: “

È possibile che una macchina possa essere più intelligente di un uomo? Questa domanda non per appassionati di fantascienza o di investimenti speculativi: secondo Nello Cristianini è un tema di interesse scientifico urgente, e la risposta è da cercare a tappe, almeno tre, come i volumi da lui pubblicati da Il Mulino attorno all’intelligenza artificiale e umana. Dal palco del Wired Next Fest 2025 Trentino, il saggista e professore presso l’Università di Bath interroga la platea e sé stesso sui confini tra capacità umane e delle macchine e sui metodi e i criteri per valutarle, spingendo a riflettere su come l’umanità stia affrontando un cambiamento epocale.

Macchine nate per vincere

In certi casi l’intelligenza artificiale ha già superato l’essere umano quando si è concentrata su compiti specifici. Si può superare un essere umano in mille modi”, spiega Cristianini, citando come esempio le traduzioniin tutte le combinazioni di 200 lingue”, che sfruttano reti neurali per una fluidità quasi umana, o l’analisi rapida di mammografie, dove l’AI riduce i falsi positivi del 30% rispetto ai radiologi, secondo uno studio del 2020 su Nature.

Questi successi si inseriscono in una traiettoria che va da Deep Blue, che batté Kasparov a scacchi nel 1997, ad AlphaGo, che nel 2016 dominò il gioco del Go, dimostrando capacità strategiche impensabili. Ora ciò su cui ci si interroga è la possibilità che l’AI superi un essere umanoin tutti i suoi tipici compiti tipici” e su come valutare e certificare questo sorpasso. “Non esiste una singola misurazione, l’intelligenza ha tante dimensioni, oggi stiamo usando i test per esseri umani e le macchine vengono allenate apposta per superarli”, afferma, mostrando l’impennata delle prestazioni di alcuni dei più noti modelli di ai negli ultimi 5 anni.

Sorpasso possibile

Secondo Cristianini “siamo in un momento di enorme accelerazione, che può cambiare la storia e dobbiamo stare attenti”. Gli investimenti delle big tech e i programmi nazionali dedicati all’ai e al supercalcolo – in Usa e Cina in primis- stanno spingendo i confini dell’intelligenza artificiale generale, “uno dei loro obiettivi possibili su cui c’è ancora molto da esplorare”. Ma questa corsa tecnologica non è priva di ombre.

Citando alcuni dei risultati più significativi delle ricerche in corso, come l’abilità dell’AI di generare testi, immagini o persino musica, Cristianini sottolinea come tutto ciò sia percepito spesso come una sciocchezza o una assurdità, mentre invece sarebbe il caso di cominciare a considerarla una possibile prospettiva e capire come farci i conti, prestando attenzione allo stesso tempo al “serio rischio di potenziali sorveglianza e controllo sociale serio che stiamo correndo”. Cristianini invita a non sottovalutare né il potenziale né i pericoli. “Non riusciamo ancora a immaginarci che sono entrambi scenari futuri tecnicamente possibili – conclude – e il vero test per noi sarà su cosa scegliamo di costruire e come scegliamo di usarlo”.

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