L’AI produrrà milioni di tonnellate di rifiuti elettronici entro il 2030

Facebook
WhatsApp
Twitter
LinkedIn
Telegram


Un recente studio pubblicato sulla rivista Nature mette in luce una sfida emergente per il settore dell’intelligenza artificiale: l’impatto ambientale. Secondo le stime, entro il 2030 l’industria dell’AI potrebbe generare tra 1,2 e 5 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici (e-waste). Questo problema è dovuto all’obsolescenza delle infrastrutture e dell’hardware, che non riescono a tenere il passo con la rapida espansione del comparto.

Oltre ai rifiuti, c’è anche la questione del consumo energetico. Il training e l’utilizzo di modelli di intelligenza artificiale richiedono grandissime quantità di energia. Per far fronte a questa sfida, alcune big tech stanno esplorando soluzioni innovative, come l’installazione di mini reattori nucleari.

Tuttavia, il problema rimane: la crescita esponenziale del settore dell’intelligenza artificiale potrebbe portare a una vera e propria crisi di sostenibilità, a meno che non si intervenga rapidamente. La chiave potrebbe trovarsi nell’economia circolare, con il ricondizionamento dei server, la progettazione di apparecchiature modulari e il miglioramento del riciclo delle componenti avanzate.



Source link

Visite totale 5 , 1 visite oggi

Continua a leggere

Italia: oriundi più preziosi convocabili

Carboni ancora eleggibile  ©IMAGO Per quanto si siano intravisti confortevoli, la Nazionale cerca rinforzi. Si può leggere in quest’ottica la presenza del

Scorri verso l'alto