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La tv di stato russa

La tv di stato russa

Anche la premier italiana Giorgia Meloni viene presa di mira

zvezda tv

“Se guardassi il programma senza sapere che è stato realizzato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, non lo immagineresti mai. Sembra un tradizionale programma di propaganda della televisione russa – ha raccontato il data analyst Kalev Leetaru a 404Media -. Se stanno utilizzando l’intelligenza artificiale nella misura in cui dicono, anche solo per scegliere gli argomenti, hanno imparato a padroneggiare questa tecnica come nessun altro”. A quanto pare, infatti, gli episodi dello show televisivo dell’AI si rivelano un mix equilibrato tra deepfake ironici e approssimativi, e spunti interessanti di cronaca e politica. Ma, come è facile immaginare, i deepfake dominano la scena. E questo non sarebbe neppure così strano per la propaganda russa, se non fosse che in PolitUkladchik i video falsi vengono mischiati a quelli veri e trasmessi da un’emittente televisiva sostenuta dallo stato. “È ancora in forma di parodia, ma, per quanto ne so, nessun programma televisivo nazionale è mai arrivato a questo punto”, ha sottolineato Leetaru, chiedendosi fin dove sarà in grado di spingersi l’intelligenza artificiale del programma.

Non solo propaganda russa

La televisione Zvezda non è la sola ad avere una passione per i deepfake. Donald Trump, già durante la sua campagna elettorale, ha dimostrato di essere un fan indiscusso delle immagini create dall’intelligenza artificiale: in più di un’occasione, gli account social ufficiali della Casa Bianca hanno condiviso foto generate dall’AI che vedono il presidente vestito come fosse il papa o uno Jedi. E non è tutto. Lo scorso febbraio Trump in persona ha pubblicato un video deepfake che mostrava come sarebbe stata Gaza se vi avesse costruito un resort. Poi, di recente l’ICE e il DHS hanno condiviso sui propri account social immagini di bassa qualità, generate dall’AI, che mascherano la difficile realtà della politica migratoria dell’amministrazione americana. Insomma, non è solo la Russia a ricorrere alla tecnologia per alimentare la propaganda a proprio favore. Ma almeno Trump non ha ancora portato i deepfake in televisione.

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