Oltre a quello principale, Google ha messo in programma anche un secondo keynote dedicato agli sviluppatori, che partirà alle 22:30 ora italiana.
Cosa aspettarsi dal Google I/O 2025
Innanzitutto tanta AI, il tema a cui dovrebbe essere dedicata la maggior parte del keynote di oggi. Google sta aumentando i suoi sforzi sul fronte dell’intelligenza artificiale in tutte le piattaforme, integrando la tecnologia nell’esperienza di ricerca, nelle funzioni chiave di Android e nei vari strumenti per la produttività. Vale la pena ricordare che l’annuncio di AI Overviews è arrivato per la prima volta l’anno scorso proprio in occasione dell’evento: pertanto, è lecito aspettarsi aggiornamenti su come le ricerche alimentate dall’AI siano cresciute nell’ultimo anno, oltre a una road map delle tappe future.
Naturalmente arriveranno anche novità su Gemini e su come l’ultimo modello dell’AI di Google viene utilizzato nei telefoni Android. L’azienda ha alcuni progetti che sono ancora in fase sperimentale, come il prossimo modello di Gemini e la nuova modalità AI per la ricerca. Di solito, l’I/O è l’occasione in cui comunicare che iniziative del genere stanno per arrivare al pubblico.
Per quanto riguarda Android, abbiamo già avuto un assaggio di cosa vedremo quest’anno. Google ha presentato le modifiche al design di Android 16 e le nuove funzionalità per bloccare le truffe nei telefoni basati sul suo sistema operativo. Sappiamo anche che all’I/O probabilmente non verranno svelati hardware Pixel o Nest: in genere, la società annuncia i nuovi dispositivi in autunno.
Per concludere, contiamo di ricevere anche aggiornamenti consistenti sulle iniziative di Google XR. L’anno scorso l’azienda ha presentato Android XR e ci ha fatto toccare con mano i suoi occhiali intelligenti dotati di AI. La piattaforma porta le interazioni vocali di Gemini in un paio di occhiali e incorpora una fotocamera per la visione computerizzata. Ci aspettiamo di sapere qualcosa in più sullo stato di avanzamento del progetto e su quando gli occhiali saranno disponibili per gli utenti.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.