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Gli italiani non ne vogliono sapere dell’intelligenza artificiale in auto

Gli italiani non ne vogliono sapere dell'intelligenza artificiale in auto

Secondo gli interpellati, la maggiore preoccupazione per l’AI in auto riguarda eventuali malfunzionamenti tecnici per il 65%, la perdita di controllo del veicolo segue al 48% e rischi di sicurezza e hacking al 35%, con un discorso puramente economico sul conseguente aumento del costo finale per il 31% e soltanto il 21% per motivi di mancato rispetto della privacy. Soltanto il 7% degli intervistati afferma di non aver alcuna preoccupazione in merito.

Soltanto il 17% di tutti gli interpellati italiani sarebbe disposto a pagare di più per ottenere funzioni di intelligenza artificiale in auto, mentre il 34% ritiene sarebbe più opportuno prima valutare in base al tipo di funzione. Tuttavia, anche il budget eventualmente spendibile sarebbe contenuto: l’83% non pagherebbe più di 1000 euro, con 500 euro come risposta preferita, per il 43%. Sale leggermente la percentuale fino al 21% tra gli under 35 per la fetta meglio disposta a un pagamento extra. Maggiore sicurezza al 27%, guida autonoma al 16% e meno incidenti all’8% sono i benefici più attesi nei prossimi 5-10 anni.

Una scarsa conoscenza dell’AI in auto

Alla base della diffidenza, c’è però anche una scarsa conoscenza dell’argomento. Solo il 10% dichiara di essere ben informato, il 29% rimane a metà con “abbastanza familiare”, mentre la restante fetta non ha o ha poca familiarità. Si scopre dunque che molti italiani, ben un quarto, non sanno che l’AI sia in realtà già ben presente a bordo tra sistemi di emergenza al parcheggio autonomo, dal cruise control adattivo agli assistenti vocali.

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