Non è fantascienza. O almeno non più. In Cina nascono nuove generazioni di bambole gonfiabili dotate di intelligenza artificiale, come testimoniano le immagini del fotografo pluripremiato di Getty Images Kevin Frayer, che ha raccontato dall’interno la realtà delle fabbriche cinesi di love dolls. Il risultato è uno sguardo potente e inquietante su un’industria che sta ridefinendo il concetto stesso di relazione.
Non si tratta più delle bambole gonfiabili tradizionali, viste come oggetti statici e impersonali. La tecnologia le ha trasformate in compagne iper-realistiche, con pelle in silicone sorprendentemente simile a quella umana e tratti espressivi. Il vero cambiamento è però al loro interno: queste bambole sono ora “dotate” di intelligenza artificiale open-source, che consente loro di sviluppare una personalità, sostenere una conversazione e persino simulare emozioni.
Le bambole gonfiabili dotate di intelligenza artificiale, un settore in crescita
Aziende come WM Dolls, tra i leader del settore, stanno guidando questa rivoluzione. Le bambole sono realizzate in silicone applicato su uno scheletro di metallo e il loro peso si aggira attorno alla metà di un essere umano. Ma il vero motore del cambiamento è l’integrazione con i Large language models, come ChatGPT: le bambole inviano segnali che vengono elaborati da questi modelli, e le risposte tornano indietro sotto forma di istruzioni su come muoversi, cosa dire e come reagire.
La combinazione di materiali sempre più sofisticati e AI avanzata ha migliorato in modo significativo la user experience. Non è solo una questione tecnica: si parla di creare una presenza che sembri viva, reattiva, emotivamente coinvolgente.
WMDoll prevede un incremento delle vendite del 30% entro quest’anno. A trainare la domanda non è solo la curiosità, ma un fenomeno sociale più ampio: molti uomini che non riescono a trovare una partner scelgono di non rimanere celibi e si rivolgono a queste nuove “compagne artificiali”.