La vera svolta arriva tuttavia dall’accordo strategico con X-energy. Amazon ha fatto un investimento diretto in questa azienda leader nello sviluppo di reattori SMR di nuova generazione e carburante nucleare, il cui design avanzato del reattore Xe-100 sarà utilizzato nel progetto con Energy Northwest. La novità principale riguarda però l’innovazione nel design del combustibile nucleare. Questa generazione di SMR utilizzerà infatti dei piccoli “Pebble”, sfere grandi come palle da biliardo, che grazie a strati di grafene e ceramica evitano la fusione del nocciolo, garantendo una sicurezza decisamente superiore rispetto al passato
Non è quindi solo acquisto di energia: è investimento nell’infrastruttura del futuro che aiuterà Amazon (e non solo) a gestire al meglio sia la transizione totale verso i veicoli elettrici, sia l’esponenziale richiesta di elettricità dell’AI, il tutto mantenendo l’ambizioso programma di carbon-neutrality entro il 2040.
Il paradosso dell’efficienza sostenibile
L’evento Delivering the Future di Amazon racconta una storia più complessa di quella che appare in superficie. Da un lato, l’azienda sta spingendo l’acceleratore sull’automazione e l’efficienza: occhiali smart che guidano gli autisti, robot che lavorano in armonia, AI che prevede problemi prima che accadano. Dall’altro, sta affrontando di petto la questione energetica con investimenti nel nucleare che sembrano usciti da un romanzo di fantascienza degli anni ’50, ma con la tecnologia del 21° secolo.
Come ha sottolineato Kara Hurst, Chief Sustainability Officer di Amazon, durante l’evento al DUR3 di Milpitas, l’azienda sta utilizzando l’AI per costruire un futuro più sostenibile. Ma è proprio qui che emerge il paradosso: più diventiamo efficienti nel consegnare pacchi in tempi sempre più brevi, più energia consumiamo per alimentare i sistemi che rendono possibile questa efficienza. Un problema, ovviamente, che non riguarda solo il colosso di Seattle.
La scommessa di Amazon è che tecnologie come gli SMR possano quadrare questo cerchio, fornendo energia pulita e scalabile per alimentare la prossima generazione di innovazioni logistiche. La tecnologia c’è, ma con essa anche rischi, perplessità e qualche stato d’ansia.
 
				
 
								
