Nicolò Savona col mirino
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“Cento gol uguale scudetto”, sosteneva Helenio Herrera. Frase che ancora oggi, a distanza di oltre quaranta dalla chiusura della carriera da allenatore de Il Mago (Barcellona, 1981), trova ancora seguaci, sebbene il calcio si rinnovato a più riprese e la storia, specie in Italia, ha racconto spesso il contrario, fortificando una natura difensivista rimasta, spesso a torto, etichetta. Una cosa non è mai cambiata: i gol sono sempre fondamentali alla conquista di un obiettivo qualsiasi, singolo o di club.
Per farli, però, resta altrettanto vitale calciare e bene verso la porta avversaria. È questo uno degli obiettivi dell’Atalanta, più volte macchina offensiva invidiabile con Gasperini e solo ora matura per poter ambire anche al sogno tricolore. E i presupposti ci sarebbero pure. Prima della ripresa dei campionati, i bergamaschi hanno il miglior attacco della Serie A (31 reti) e sono fra i primi per tiri in porta (64, come Fiorentina e Inter, settimo risultato nelle leghe importanti europee).
La differenza potrebbe farla la percentuale sul totale di tiri effettuati, più bassa se confrontata con altre big del Continente, pur considerando che finora è stato lo Strasburgo l’esempio da seguire (48,7%, quasi dieci punti sotto la migliore d’Italia, il Milan). Un discorso che vale anche e soprattutto per la Juventus e il Napoli, distanziati di pochissimo (29,3 e 29,1%) ma in fondo alla classifica (posizione 78° e 81° su 96 club analizzati). Meno di un tiro su tre nello specchio, insomma. Per dirne una, il Venezia, attuale fanalino di coda della Serie A, ne centra il 30,6%.
Tiri in porta: Kean fra i primi in Europa, Vlahovic faro Juve
Anche per questo fa un po’ strano vedere che è bianconero il calciatore che in percentuale mette più volte sul bersaglio la propria freccette (Savona, 80%). Un dato generato dal basso numero di tiri totali in direzione dello specchio (5). Mettendo in ordine solo i calciatori con almeno tiri totali, il tiratore scelto di Motta è Dušan Vlahović (32,8%), spesso e volentieri tacciato di imprecisione dai tifosi della Vecchia Signora. Arebbe fatto comodo avere in rosa Moise Kean, questo Moise Kean a dirla tutta, ma a giochi fatti tutto appare facile. L’attaccante della Fiorentina è il quinto per tiri in porta fra Serie A, Premier League, LaLiga, Bundesliga e Ligue 1. Diciotto conclusioni e un 41,8% finito dove sperato.
A Torino ci si potrebbe accontentare del risveglio di Timothy Weah, in gol anche in Nazionale, è attualmente il numero uno per conversione tiri/gol (4 su 7 tiri). Forse mancano le occasioni come accaduto per Boulaye Dia (61,5% in porta, quarto dopo Savona, Dumfries e Gyasi), stessi gol ma con più tentativi. Insomma quel che conta è sempre fare centro. Cento volte magari ma per lo scudetto potrebbero tranquillamente bastare meno.