Oltre 6 miliardi
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I recenti dati sui monti ingaggi dei club delle cinque leghe europee più importanti, raccolti dal sito Capology, evidenziano una continua crescita della spesa per i salari dei calciatori. Nel complesso, il totale per la stagione attuale si attesta a oltre 6 miliardi di euro lordi, con la Premier League che si conferma come il campionato più ricco e spendaccione.
Un trend che gradualmente sta coinvolgendo anche i calciatori più giovani, in una caccia serrata al miglior talento sul mercato a suon di banconote. Se, come si diceva, il campionato inglese regna incontrastato, Serie A e la Bundesliga mostrano segnali di rinascita economica, sebbene con budget più contenuti. Il futuro delle spese per i salari rimane un tema caldo, con le squadre che cercano di bilanciare la competitività e la sostenibilità finanziaria in un panorama in continua evoluzione.
Tra i 30 club con i budget più contenuti, troviamo 10 club francesi, 8 spagnoli, 7 italiane, zero inglesi. Lille (39 Mio. €), Girona (37 Mio. €), Bologna (35 Mio. €) e Stoccarda (37 Mio. €) sono i club partecipanti alla Champions League con un budget sotto i 40 milioni di euro lordi, ma ancora lontani da quello del Brest con solo 24 milioni.
Monte ingaggi: il confronto fra i campionati
Il campionato inglese continua a dominare con un monte ingaggi che supera di gran lunga quello degli altri competitors, grazie anche a contratti televisivi rilevanti e a investimenti massicci da parte dei club. A loro carica il 37% degli investimenti totali dei 5 campionati, contro i 17% della Serie A o il 19% de LaLiga.
Oltre un miliardo di euro. A tanto ammonta il monte ingaggi della Serie A. Quasi il doppio rispetto a dieci anni fa. Il primo dato che balza all’occhio è l’avvicendamento fra Juventus e Inter come pagatore più alacre del campionato. I Nerazzurri sono di nuovo in crescita dopo un calo biennale e scavalcano i Bianconeri, in testa da anni ma in continua riduzione dal tetto massimo del 2019/20 (260 Mio. €).
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Monte ingaggi: il peso delle tasse
Un fattore cruciale che influisce sui monti ingaggi è il regime fiscale applicato ai club. La Premier League deve affrontare una tassazione significativa, con un totale oltre il miliardo di euro, corrispondente al 45% degli ingaggi. La LaLiga registra la percentuale più alta, seguita dalla Bundesliga. La Serie A, con una tassazione media del 38,56% e grazie alla norma rientro cervelli (ora abolita ma ancora valida per molti contratti in essere), presenta un vantaggio competitivo rispetto ad altri campionati, rendendo i contratti più sostenibili per i club.