Windows Intelligence per rispondere ad Apple Intelligence?

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Microsoft potrebbe aver scelto di fare affidamento all’appellativo Windows Intelligence per indicare la suite di funzionalità IA integrate in Windows 11. Ricorda qualcosa? Esattamente, Apple Intelligence. Dal gruppo di Redmond non sono giunte conferme (né smentite) in merito.

Microsoft pronta a lanciare Windows Intelligence?

L’indiscrezione è stata lanciata nel fine settimana da un post su X. Fa riferimento ad alcuni passaggi contenuti nel file di definizione appprivacy.adml. In breve, la software house starebbe valutando la possibilità di esercitare un controllo maggiore, rispetto a quello adottato oggi, sulle applicazioni di intelligenza artificiale eseguite dalle versioni 24H2 o successive del sistema operativo.

Il post di Tero Alhonen su X con i riferimenti a Windows Intelligence

Nel dettaglio, l’approccio prevederebbe tre modalità di impostazione: la prima in cui lasciare gli utenti liberi di decidere a quali app concedere un accesso totale all’IA, la seconda pensata per forzarne l’autorizzazione e la terza per esercitare invece un blocco preventivo.

Il sito Windows Latest fa notare che, già in passato, Microsoft ha utilizzato il brand Windows Intelligence, con riferimento però agli aggiornamenti destinati alla sicurezza del sistema operativo. In questo caso, la destinazione d’uso sarebbe differente.

Questo significa che l’era di Copilot come marchio scelto per identificare le funzionalità IA sta già per giungere al termine? Non è da escludere, considerando quanto il settore sia in continua e rapida evoluzione.

Va poi considerato che, quest’ultimo marchio, è legato a doppio filo nell’immaginario collettivo alla tecnologia di intelligenza artificiale che Microsoft ha lanciato grazie alla collaborazione con OpenAI, basata sugli stessi modelli GPT e DALL·E che animano ChatGPT. Una partnership, quella tra le due realtà, che oggi appare non più tanto solida come in passato.

Tornando all’oggetto di questo articolo, la scelta di un nome tanto simile a quello di un concorrente storico, potrebbe rivelarsi un boomerang per il gruppo di Redmond. E pensare che Apple Intelligence non ha ancora nemmeno fatto il suo esordio in via ufficiale su larga scala.



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