WearOS e muscoli da atleta per questo smartwatch

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Siete sportivi e amate le attività outdoor? Amate un look comodo e tecnico? Siete un po’ geek? Questo è lo smartwatch che fa per voi: TicWatch Atlas, un concentrato di tecnologia in un corpo da triatleta! La casa cinese ci propone un nuovo orologio intelligente dotato di WearOS e dell’ormai iconico display dual layer, le caratteristiche sono quelle dell’ottimo TicWatch Pro 5 Enduro, ma il design è completamente diverso e richiama un pubblico amante delle avventure all’aria aperta, che non vuole privarsi di un outfit sportivo anche nella vita di tutti i giorni.

In questa recensione scopriamo tutti i dettagli, pro e contro di TicWatch Atlas.

Video recensione TicWatch Atlas

Design e qualità costruttiva

TicWatch Atlas (Atlante), dalla divinità greca che portava reggeva il cielo sulle spalle, si fa riconoscere fin dal primo sguardo come un orologio sportivo, di quelli per le escursioni in montagna o gli sport estremi. TicWatch stessa gli ha affibbiato il claim “when adventure calls” a testimonianza della vocazione sportiva di questo prodotto, prima di tutto nel look. In ogni caso per Atlas è presente la resistenza all’acqua fino ad una pressione di 5 ATM  e la conformità allo standard militare US-810H, per cui tosto fuori e tosto dentro.

La lunetta in acciaio inossidabile è interrotta da una lavorazione “muscolosa” che vuole sottolineare lo scorrere del tempo di una performance sportiva, ci sono un paio di accenti arancioni (colore che va molto di moda per il mondo sportivo): la scritta incisa “MENU” in corrispondenza della corona rotabile e un triangolino arancione che punta verso il secondo tasto funzione che ha la forma del bottone di start/stop dei vecchi cronometri meccanici. Anche la corona rotabile è lavorata con tanti segmenti sopraelevati e riporta un anello arancione, mentre sulla parte piatta c’è una finitura a cerchi concentrici in 3 dimensioni. La cassa è in alluminio serie 7000 mentre la parte a contatto con il polso è in nylon con rinforzo in fibra di vetro. La protezione del display infine è in cristallo di zaffiro.

Insomma parliamo di un orologio decisamente curato, in cui ogni dettaglio non è banale. Certo il design è molto caratteristico e sportivo, deve piacere, inoltre le dimensioni sono piuttosto importanti perché oltre allo schermo da 1,43″ c’è tutto il corollario di elementi estetici che ne ingrandiscono gli ingombri. In tutto ciò il peso non è poi così elevato, siamo sui 47 grammi, appena 3 più del TicWatch Pro 5 Enduro.

Il cinturino è in fluoroelastomero con passo standard da 24 mm e dunque sostituibile. Anche questo elemento ha una lavorazione superficiale tipica dei prodotti “rugged”, mentre la parte a contatto con il polso presenta delle ondine che migliorano l’areazione per non far sudare eccessivamente il polso.

Display

Una delle caratteristiche distintive dei top di gamma Mobvoi è sicuramente il display doppio disposto su due livelli: in basso troviamo uno schermo OLED da 1,43” con risoluzione 466×466 pixel, al di sopra uno schermo ULP (Ultra Low Power) monocromatico con retroilluminazione che servirà per visualizzare informazioni essenziali consumando pochissima energia.

Nel tempo la casa ha affinato la tecnica rendendo il display ULP sempre più utile e personalizzabile. Non dovete pensare a due elementi che lavorano distintamente, quanto piuttosto ad una integrazione fluida ed efficace tra l’utilizzo dei due pannelli. Per esempio potrete scegliere di attivare il display OLED alla rotazione del polso, potrete scegliere quali informazioni visualizzare sullo schermo ULP sia nei momenti di stand by che durante la pratica sportiva, oppure nelle ore serali. Al ricevimento di una notifica si accenderà lo schermo principale, così come quando premerete uno dei due tasti. Utilizzando l’orologio quotidianamente diventerà normale  interagire con uno o l’altro schermo”, e dopo poco non vi accorgerete nemmeno più dei continui cambiamenti tra i due.

Come abbiamo già visto su TivWatch Pro 5 Enduro, il display ULP mostra alcune informazioni importanti durante la pratica sportiva anche con app di terze parti come Strava oppure Nike Running, per esempio il battito cardiaco, la durata dell’attività, il ritmo e altri parametri.  Se invece utilizzerete l’applicazione base per il monitoraggio dello sport potrete sfruttare un comodo codice colore che farà cambiare la retroilluminazione del display secondario in base alla zona cardio in cui vi trovate.

Non manca, infine, una modalità “essenziale” nella quale viene utilizzato solo solo il display a basso consumo nella quale si può visualizzare l’ora, il battito cardiaco e i passi compiuti durante la giornata.

L’unico aspetto negativo del doppio display è che rispetto agli smartwatch tradizionali c’è una minore luminosità e leggibilità all’aperto, probabilmente dovuta ai riflessi che si creano tra i due schermi o comunque ad una leggera velatura che lo schermo superiore crea rispetto alla luce emessa dal display OLED.

Scheda tecnica e prestazioni

TicWatch Atlas ripropone sostanzialmente in blocco la scheda tecnica della versione Pro 5 Enduro: a bordo opera una piattaforma Snapdragon Wear 5+ Gen 1, coadiuvato da 2 GB di RAM e 32 GB di spazio di archiviazione. Parliamo quindi del top di gamma Qualcomm per i wearable e di una dotazione di sensori completa che include accelerometro, giroscopio, cardio, SpO2, temperatura cutanea, barometro. Sul fronte connettività da segnalare che lo smartwatch non prevede la connettività LTE ma solo BT 5.2 e WiFi, peccato, sarebbe stato comodo poter configurare una e-SIM per ottenere il massimo anche in mobilità. In ogni caso son presenti speaker e microfono per la gestione delle chiamate in vivavoce.

Le prestazioni si distinguono per la loro reattività, ma, come approfondiremo più avanti, è l’efficienza energetica a sorprendere maggiormente. Ottima anche la capacità di memoria, utile per archiviare musica da ascoltare durante l’attività sportiva o per installare tutte le app necessarie dal Play Store.

Autonomia

Il punto di forza principale del TicWatch Atlas è senza dubbio la sua autonomia. Mobvoi ha saputo combinare una batteria generosa da 628 mAh, tra le più capienti nel settore, con l’efficienza energetica della piattaforma hardware e una gestione intelligente del doppio display, con quello ULP sempre più centrale e sfruttabile.

Il risultato è un’autonomia dichiarata di 90 ore, ovvero 4 giorni completi, confermati nei nostri test, che possono estendersi ulteriormente se le notifiche sono ridotte e si disabilita il monitoraggio continuo del battito cardiaco. È disponibile anche una modalità di risparmio energetico che utilizza solo il display monocromatico, estendendo l’autonomia fino a 45 giorni.

Un altro vantaggio è la velocità di ricarica: bastano 30 minuti per raggiungere il 50% e poco più di un’ora per una ricarica completa. Il caricatore è magnetico con due pin fisici, anche se l’aggancio non è molto stabile e può interrompere la ricarica se il cavo viene spostato bruscamente.

Software

Il TicWatch Atlas è il primo smartwatch di Mobvoi che utilizza WearOS 4. Il software è quello classico di WearOS, con alcune modifiche grafiche e una serie di app personalizzate da TicWatch. Come sempre con il sistema operativo di Google, è possibile personalizzare l’esperienza d’uso grazie al Play Store, dove si può installare qualsiasi tipo di app, modellando il dispositivo secondo le proprie esigenze. L’integrazione con lo smartphone è completa: gestione notifiche, musica, sport e salute, WearOS rimane il più completo tra i sistemi operativi per smartwatch.

Manca ancora Google Assistant, che sebbene non sia essenziale su uno smartwatch, sorprende per l’assenza, senza una spiegazione chiara da parte di Mobvoi che continua a non utilizzarlo per i suoi dispositivi.  Tra le funzionalità interessanti, spicca l’app Time Show, che insieme all’app companion sullo smartphone permette di scegliere tra migliaia di watch face diverse.

Comoda infine la possibilità di personalizzare la funzionalità del tasto funzione, di default apre l’elenco delle app recenti ma è possibile assegnare una scorciatoia per aprire l’app desiderata.

Salute e sport

Una delle novità proposte da Atlas è il rilevamento delle cadute accidentali, l’utente può scegliere se avviare automaticamente una chiamata ai servizi di emergenza oppure condividere la propria posizione con i contatti fidati, il tutto si può attivare e personalizzare attraverso l’applicazione Mobvoi Health scegliendo i contatti di emergenza da contattare e quando attivare il rilevamento (sempre attivo o solo durante l’attività sportiva).  Vi ricordiamo comunque che l’orologio non è dotato di modulo LTE per cui sarà necessaria una connessione BT con il telefono perché la chiamata di emergenza venga eseguita.

Altro upgrade rispetto al passato riguarda TicMotion, cioè un algoritmo che può rilevare automaticamente l’inizio di una attività di running, bici e camminata all’aperto.

Grande attenzione è stata dedicata al monitoraggio delle attività sportive, con decine di discipline tracciate tramite l’app “Tic Esercizio” (sì, le traduzioni a volte lasciano a desiderare). Rispetto alla media degli smartwatch, offre funzioni avanzate come il calcolo del VO2 Max e il tempo di recupero, anche se non è possibile programmare allenamenti o importare/esportare file GPX. Sotto questo punto di vista avremmo gradito vedere qualche funzione in più, tabelle di allenamento, HRV, allenamenti ad intervalli, tutti valori aggiunti importanti per chi vuole utilizzare l’orologio per lo sport.

Il tracciamento risulta preciso sia per il GPS sia per il monitoraggio cardiaco, e le statistiche al termine dell’attività, soprattutto per la corsa, sono abbastanza dettagliate (cadenza, lunghezza del passo, autosplit).

Debutta su questo orologio anche la funzione Heat Map, che crea una mappa di calore per le zone coperte durante una partita di calcio, rugby, football americano, basket, frisby, tennis e calcio australiano.

Tutti i dati vengono gestiti dall’app Mobvoi Health, da installare sullo smartphone (solo Android). L’app è ben organizzata, chiara nella presentazione delle informazioni e offre molteplici impostazioni per l’orologio, inclusa la gestione delle watch face. Particolarmente dettagliata la visualizzazione delle statistiche sul sonno, ma in generale ogni parametro di salute o attività è ricco di informazioni. È possibile sincronizzare i dati con Strava o Google Fit, un’opzione molto comoda per gli sportivi.

Sul fronte della salute, l’app “Tic Salute”, preinstallata sull’orologio si distingue per la sua praticità: raccoglie in un’unica schermata tutti i parametri monitorati dalle mini app, rendendo facile tenere sotto controllo frequenza cardiaca, SpO2, stress, sonno, calorie, passi e obiettivi fitness. Molto utile anche la funzione “one tap measurement”, che in circa 90 secondi misura frequenza cardiaca, SpO2, frequenza respiratoria, stress e salute del cuore.

In conclusione

Ticwatch Atlas costa 359 Euro di listino, un prezzo elevato ma i materiali di qualità e la soluzione del doppio display lo rendono un’alternativa invitante nel mercato degli orologi con WearOS, di fatto è lo stesso prezzo di listino di TicWatch Pro 5 Enduro (recensione).

Proprio quest’ultimo è in offerta in questi giorni a 251,99 Euro (268 su Amazon), non ha la funzione di rilevamento delle cadute (almeno per ora) e la Heat Map, ma per il resto condivide tutto con Atlas ad eccezione del design, valutatelo quindi con attenzione perché potrebbe essere una alternativa migliore.

Dove acquistare TicWatch Atlas

Pro:

    • Design e Qualità costruttiva
    • Autonomia
    • Attività sportive rilevate

Contro:

    • Vetro poco oleofobico
    • Non c’è versione LTE
    • In competizione con TicWatch Pro 5 Enduro



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