«Che fine ho fatto? La Rai mi snobba»

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Il pubblico italiano è inevitabilmente affezionato a Emilio Solfrizzi, attore protagonista di fiction di successo come Sei forte maestro e Tutti pazzi per amore (che potrebbe tornare con un remake statunitense). Nonostante fosse molto presente sul piccolo schermo, sappiamo bene che è ormai da qualche anno che Emilio Solfrizzi non appare in televisione. Recentemente, nel corso di un’intervista, ha ammesso che quando gli viene chiesto “che fine abbia fatto”, la domanda lo infastidisce.

Emilio Solfrizzi risponde alla fastidiosa domanda: “Che fine hai fatto?”

L’attore, che oggi ha 62 anni, è stato intervistato per Il Messaggero e ha raccontato qualcosa della sua vita attuale. Ecco le sue parole: “Che fine ho fatto? Anche su Internet leggo queste domande e un po’ mi fa male. Ma che vuol dire? Lavoro in teatro, giro l’Italia da Nord a Sud come un matto e mi diverto come sempre. Non faccio film e serie da un po’ di tempo, ma sono comunque un uomo molto fortunato che, tra l’altro, detesta tutti quelli che fanno la lagna. Va tutto bene, mi creda”. Emilio Solfrizzi ha poi ammesso che nel suo lavoro “la torta è ormai sempre più piccola”, e soprattutto che non ci sono tutele. Ha continuato: “Bisognerebbe rimanere fedeli a se stessi. Bisogna fot**rsene degli altri, di quelli che dicono “Che fine ha fatto?”, per esempio. Si deve seguire la propria strada e scegliere sempre. E poi se uno alla fine apre una tabaccheria, perché nessuno lo chiama più, deve essere pronto a dire con sincerità come sono andate le cose”

Attualmente, Emilio Solfrizzi lavora in teatro e gira l’Italia

Emilio Solfrizzi ha poi ammesso di aver rifiutato dei ruoli comici, poiché non voleva essere ricordato soltanto come un attore da un’unica sfaccettatura. Inoltre, ha affermato di aver detto di no alla proposta di condurre un gioco nel preserale, anche se non ha specificato quale. A tal proposito ha commentato: “Forse un po’ mi sono pentito, perché l’avrei fatto bene, ma avrei dovuto scegliere tra recitare e fare solo tv: insieme non credo che si possano fare. Penso di poter dire ancora la mia, per questo la Rai che mi snobba o il cinema che non mi propone progetti adatti a me mi fanno star male. Quello che ho fatto è sempre andato bene: perché non dovrei pensare di poter dare ancora un contributo?”





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