Report Acronis: le minacce e le attività cybercriminali di agosto

Acronis ha rilasciato il suo report “Acronis Cyberthreat” relativo al mese di agosto, evidenziando le minacce informatiche che hanno fatto tremare le aziende. Monitorando oltre un milione di endpoint univoci in tutto il mondo, la compagnia ha evidenziato un calo del numero di attacchi malware del 4,6% rispetto a luglio, ma un aumento del 40%degli URL dannosi bloccati nello stesso periodo.

I gruppi ransomware continuano a prendere di mira le imprese; nel mese di agosto le gang più attive sono state RansomHub, con 73 vittime, MEOW con 38 e LockBit con 29.

Per quanto riguarda i malware, il report di Acronis evidenzia che le soluzioni della compagnia hanno bloccato 2.6 milioni di minacce, un aumento del 10,1% rispetto a luglio. Gli attacchi si sono verificati per lo più a marzo e aprile, soprattutto in Corea del Sud, Vietnam e Moldavia.

Una delle vulnerabilità più significative di agosto è stata SinkClose, un bug presente nei processori AMD che consente agli attaccanti con privilegi di livello Kernel (Ring 0) di innalzarli al livello Ring 2, riuscendo quindi a ottenere diritti di I/O sui programmi utente e accedere a funzioni critiche di sistema.

“Usando questa vulnerabilità gli attaccanti possono installare malware quasi impossibile da individuare, rendendolo difficile da identificare e rimuovere con i tradizionali strumenti di sicurezza” spiegano i ricercatori. Il bug impatta varie generazioni di processori AMD, incluse le serie EPYC, Ryzen e Threadipper.

Il report di Acronis riporta inoltre che le minacce più attive a livello globale sono state Lumma, AsyncRAT e Remcos. La compagnia inoltre ha registrato oltre 400 violazioni di dati.

Visto il continuo aumento di minacce, gli esperti di Acronis consigliano a imprese e privati di installare soluzioni di protezione avanzate con funzionalità di EDR e XDR.