Okoye: “Inter, interesse concredo in estate”

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Intervista esclusiva 

Okoye:

©IMAGO

Sono passati cinque anni da quando Maduka Okoye ha fatto debutto come portiere della Nazionale della Nigeria, quando ancora ancora era al servizio della seconda squadra del Fortuna Dusseldorf e la Serie A e l’Udinese erano un punto come un altro nella sua mappa calcistica. Finito in Friuli via Watford nell’estate del 2023, ha impiegato poco per mostrare le qualità che lo avevano indotto a restare nella famiglia Pozzo ma cambiando Paese.

Aspetti che lo avevano avvicinato ad un grande club quale l’Inter fresco di seconda stella. “L’interesse dei Nerazzurri è stato concreto. L’Udinese chiedeva una cifra di 15 milioni per me, ci fu un tira e molla e per un po’ mi sono sentito in vantaggio nella corsa con Josep Martínez. La clausola rescissoria del genoano ha facilitato la trattativa dell’Inter”, confessa il giocatore a Transfermarkt.

Sarebbe stato un sogno ma non mi rammarico per come siano andate le cose. Sono felice di essere ancora con questo club, di esserne il numero uno. Una situazione del genere potrà sicuramente ripetersi lavorando sodo e mantenendo costante il rendimento.

E per ora i numeri sono dalla parte del 25enne nato in Germania, al di là della vetta del campionato assaporata per tutta la quarta giornata del 2024/25. “Non mi vedo altrove a gennaio. La mia attenzione è tutta per l’Udinese. Finire la stagione qui, sotto la guida di Runjaic, è molto importante per me”.

Okoye, la Serie A e l’Udinese, fra Cannavaro e Runjiaic

Una conferma del legame forte con l’ambiente bianconero e il tecnico viennese, sebbene non dimentichi l’influenza avuta su di lui da parte di Fabio Cannavaro, con cui ha conquistato la permanenza in Serie A nella passata stagione. “Come Runjiaic è una persona speciale, dalla spiccata personalità. Prima del suo arrivo lo avevo visto solo in tv o alla Playstation. Quando ci siamo incontrati la prima volta, mi ha abbracciato e mi detto <<sono il tuo nuovo allenatore>>. È stato come un fratello maggiore o un cugino. Ci ha guidato come un capofamiglia, azzerando la pressione che avevamo in quel momento. Gli sono grato per la fiducia che mi ha dato e il tempo che mi ha dedicato al di fuori del campo. Con lui manterrò sempre un contatto diretto e personale. Avrà successo come allenatore, al 100%”, aggiunge parlando dell’ex campione del mondo.

Un occhio al passato e uno al presente, cercando di raccogliere i frutti del lavoro estivo. “La possibilità di fare l’intera preparazione con Runjaic ci ha dato modo di assimilare il suo credo. Giochiamo accorti tatticamente, il che ha richiesto un po’ di tempo vederne i progressi e credo che i risultati si vedranno strada facendo, esprimendoci sempre più in maniera naturale”. Una presenza fondamentale come quella di Gökhan Inler. “Una leggenda del club, il direttore sta facendo un ottimo lavoro, lo si vede da cosa sta facendo questa squadra”. Di cui Okoye è uno dei protagonisti a pieno titolo.

In campo sgombro la mente, sono concentrato sulla partita e sull’avversario. È come se fossi in un altro modo, in un altro corpo. Mi piace questa sensazione, mi pervade per intero. Penso solo a dare il massimo per i compagni, i tifosi e la società.

Combattivo e con i piedi per terra. “So da  dove vengo, quali siano le mie origini. È così quando mi aggrego alla Nazionale e vedo la mia gente. La Nigeria è un privilegio e spero di renderle onore in qualche modo”. Restando di base in Italia, per la quale ha cambiato anche agenzia, scegliendo la GG11.

“Voglio rimane qui, è stata una scelta consapevole. Mi piace questa terra, le persone che ci vivono, l’atmosfera che si respira. Io penso al campo e alla famiglia, cercando di godermela. Al resto ci pensa la mia agenzia. Ripeto a Udine sto bene e voglio riportare in alto il club facendo più punti possibili”



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