Movie Meta, la nuova AI video multimodale di Zuckerberg

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Meta ha annunciato venerdì lo sviluppo di un nuovo modello di intelligenza artificiale di nome “Movie Gen“, progettato per creare contenuti video altamente realistici sul modello di Sora, Runaway e Lumiere. A differenza dei suoi predecessori, è anche in grado di creare audio coerenti e in sincrono con le scene generate.

Creazione…

Il modello si distingue per una multimodalità fino ad oggi inedita. L’IA è in grado di creare video e audio tematico, dal sottofondo musicale appropriato ad effetti sonori. Gli esempi video mostrati da Meta spaziano tra scene molto varie, che includono rappresentazioni di animali e persone che compiono azioni o elementi naturali o artificiali ad alto grado di complessità e dettagli.

…e azione

La presentazione di Movie Gen da parte dell’azienda enfatizza non solo le sue capacità generative ma anche le possibilità di editing sulle scene create, altra miglioria significativa rispetto ai generatori video dei predecessori.

Gli utenti possono elaborare con maggiori dettagli una base di partenza o cambiare soggetti, togliere o modificare elementi. Questo processo aumenta le già elevate possibilità nell’utilizzo delle intelligenze artificiali per creare video, che fino ad oggi presentano ancora relativamente poche possibilità di intervento su output finali. La strada alla quale auspica Meta è presumibilmente quella della massima modificabilità dei contenuti creati. Quando questo processo diventerà la normalità, probabilmente l’applicabilità dell’AI video crescerà a dismisura e inizierà a rivoluzionare realmente settori come il cinema o la pubblicità.

https://www.youtube.com/watch?v=videoseries

Fake a portata di mano

Fino ad ora Meta ha rilasciato solo gli output dei test, per ottanta significativi video in tutto. Movie Meta non è ancora disponibile al pubblico ma si pensa che a breve possa essere implementato nei reel dei social network del gruppo di Zuckerberg. Il che sarebbe un gesto piuttosto clamoroso: nel bel mezzo del dibattito sui pericoli della diffusione dei fake sui social network, Zuckerberg “armerebbe gli utenti” con una tecnologia decisiva direttamente sui loro profili. Potrebbe anche rivelarsi, però, un metodo per monitorarne l’utilizzo fin dal principio.



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