Con un comunicato ufficiale da parte di entrambe le parti, Microsoft ha rivelato la nuova disponibilità di macchine virtuali riservate basate su Ubuntu, dotate di GPU Nvidia H100 e CPU AMD Epyc, in modo da offrire una piattaforma in grado di svolgere operazioni ad alte prestazioni destinate agli ambiti IA e cloud, con gli ultimi standard di sicurezza e privacy. Facendo uso della tecnologia TEE (Trusted Execution Environment), ovvero una parte del processore e della memoria dedicata all’elaborazione di codice sensibile e relativo a dati personali, viene garantito il massimo livello di riservatezza per informazioni critiche che riguardano finanza, sanità, settore pubblico e molto altro.
Le nuove macchine virtuali Windows Azure basate su Ubuntu pongono l’accento sulla privacy
Le nuove macchine virtuali di Microsoft per Windows Azure, basate su Ubuntu, fanno uso della cosiddetta “intelligenza artificiale riservata”, la quale a sua volta si serve delle tecnologie offerte dall’hardware di AMD ed Nvidia, come SEV-SNP dei processori Epyc e i Tensor Core dei potenti processori grafici. Ciò permette di crittografare le aree sensibili dell’elaborazione del codice, oltre al traffico tra la macchina virtuale e la GPU, insieme alla verifica della crittografia stessa tramite l’attestazione, garantendo che l’elaborazione dei dati venga effettuata solo per gli scopi previsti.
La disponibilità delle nuove macchine virtuali Windows Azure basate sulle GPU Nvidia apre a un più vasto numero di applicazioni e potenzialità nei settori critici, menzionati inizialmente. Oltre a garantire una privacy precisa e rigorosa, sarà ad esempio possibile alle organizzazioni di mettere in comune risorse e dati con altri partner, per addestrare sempre più i modelli di intelligenza artificiale mantenendo, al tempo stesso, il riserbo sui propri dati sensibili. Allo stesso modo, chi fornisce servizi IA può mantenere il riserbo sulle proprietà intellettuali. Inoltre, l’uso dell’IA riservata consente l’utilizzo dei dati privati in vari domini, senza violare le varie conformità.
Le macchine virtuali sono già disponibili per l’uso, anche in europa, con il consiglio da parte di Canonical di utilizzare la versione Pro di Ubuntu, per via del supporto esteso fino a 12 anni e le relative funzionalità pensate per un utilizzo aziendale.