Prima di un infortunio
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Lì dov’erano riuscite solo le squalifiche, arriva un infortunio: distrazione al retto femorale della coscia destra, questo il responso dei medici. E così, dopo oltre 4 anni, Nicolò Barella non sarà a disposizione dell’Inter in Serie A per cause naturali. Ultimo stop in campionato alla trentesima della stagione 2019/20, la prima in nerazzurro. 162 partite dopo, di cui 5 fermo per squalifica e altre 5 per riposo, il centrocampista sardo alza bandiera bianca. Non un record ma ci siamo vicini, almeno conteggiando solo il campionato italiano (ad onor di cronaca, Barella saltò l’ottavo di Coppa Italia 22/23 per affaticamento muscolare, nda). Altro discorso se si valutano solo le volte che effettivamente si è stati in campo.
Per la specificità del ruolo, i portieri sono i meno soggetti ad assenze forzate, con Franco Tancredi capace di difendere la propria rete, quella della Roma, per 258 partite di fila. Nessun infortunio ma solo spazio al rampante Angelo Peruzzi, ragazzino in ascesa. Seguono altri numeri uno da Nazionale come Pagliuca, Albertosi e Zoff e il primo robot di campo è un terzino quasi dimentico e sconosciuto a recenti appassionati di calcio: Dino Galparoli, su e giù sulla destra (e qualche volta a sinistra) per quasi sei stagioni di fila. Sulla fascia ha retto anche il più celebre Javier Zanetti, 137 incontri no-stop, quando andava pure a prendersi talvolta la posizione oggi amata da Barella.
E se le scelte di tirare il fiato fossero solo del mister e non per volontà del giocatore? Contando le panchine come effettive disponibilità, Tancredi svetta ancora (360 gare), in seconda piazza sale un altro interista di ferro (Handanovic, 245) e chiude la top ten Marek Hamisk (164), subito dietro il solito Galparoli (170, come Albertosi). Fra i calciatori di movimento e attualmente in Serie A la corona poggia sulla testa Francesco Acerbi, arrivati ad un massimo 107 incontri sano come un pesce. Qualcuna in più Lautaro Martínez, Piotr Zielinski e Tammy Abraham, altro di stanza a Milano. Che siano lì per rifornire una fonte di gioventù nascosta?
