Mercato azzurro
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Per quanto la Nazionale sia rappresentativa dello status in cui versa un determinato movimento, l’Italia, come Serie A ma anche come tipologia di calciatore, mantiene un certo appeal. E la conferma arriva dalla ricca Premier League, che solo nell’ultimo biennio ha infilato due italiani fra le cinque operazioni più costose, fra quelle realizzate all’estero, per singola sessione estiva. Il riferimento, chiaro, va a Sandro Tonali e Riccardo Calafiori, oggi tornati sfidanti con le casacche di Newcastle e Arsenal.
Italiani più costosi della storia
Sono proprio loro ad aprire e chiudere una piccola parentesi azzurra: quella della top 5 per prezzo d’acquisto per un giocatore del Belpaese, rompendo un podio che a lungo ha goduto del benessere economico di un Paese intero, culminato con l’allora trasferimento record di Gianluigi Buffon dal Parma alla Juventus, per quasi 53 milioni di euro. Dopo sono venuti Jorginho, i due succitati e ovviamente la crescita del calcio inglese, oggi “fiduciario” di sette delle prime 40 transizioni per importo.
Non l’unico coinvolto nei maggiori movimenti di mercato made in Italy. Notabile la presenza di Marco Verratti, in classifica passando dal PSG ai qatarioti dell’Al-Arabi, e di Christian Vieri, tornato in Italia nel 1998 via Atlético Madrid e più volte calamita di denaro, tanto da risultare il secondo azzurro per costi totali di trasferimento. Lo zampino della Spagna e de LaLiga sono stati basi di partenza per Luiz Felipe (destinazione Al-Ittihad), mentre a sorpresa compare la Super League svizzera, recentemente porto tranquillo in cui i giovani che non trovano spazio in Serie A scelgono per prima tappa pro di carriera. Lo stesso Riccardo Calafiori, che ha portato nelle casse del Basilea 24,5 milioni di euro, prima di destinarne 42,5 al Bologna, chiudendo il triangolo.
