Una vulnerabilità di ASUS Live Update di sette anni fa viene ancora sfruttata

Una vulnerabilità di ASUS Live Update di sette anni fa viene ancora sfruttata


Una vecchia vulnerabilità di ASUS Live Update è ancora tutt’altro che “morta”: pochi giorni fa la CISA ha aggiunto il bug al catalogo delle vulnerabilità sfruttate attivamente, rivelando che il rischio è tutt’altro che risolto.

Come riporta MalwareBytes, il caso è scoppiato nel 2019 con l’operazioneShadowHammera opera del gruppo APT41. I cybercriminali riuscirono a iniettare codice malevolo nell’utility ASUS Live Update sfruttando questa falla e compromettendo i server di aggiornamento.

Il file malevolo era firmato con certificati digitali autentici ASUS, il che lo rendeva invisibile alla maggior parte degli antivirus. L’aggiornamento malevolo è stato inviato sui server ufficiali di ASUS, rendendo l’infezione indistinguibile da un normale aggiornamento di sistema.

ASUS Live Update

Quello che sembrava un incubo ormai concluso è invece tornato prepotentemente alla carica con l’aggiornamento del catalogo CISA. La vulnerabilità, ora tracciata comeCVE-2025-59374, viene ancora sfruttata attivamente dagli attaccanti dopo sette anni dalla sua individuazione.

Il problema principale sta nella longevità dell’hardware: molti laptop e PC ASUS vecchi sono ancora in funzione in ambienti domestici o uffici meno aggiornati. Poiché l’utility ASUS Live Update è stata ufficialmente dichiarata End-of-Support il 4 dicembre 2025, non riceverà più patch di sicurezza, lasciando chiunque utilizzi versioni precedenti alla 3.6.8 (o l’ultima 3.6.15) esposto a potenziali attacchi.

L’inclusione nel catalogo della CISA implica che le agenzie governative americane (e per riflesso molte aziende europee che seguono gli stessi standard) sono obbligate a rimuovere o aggiornare il software entro tempi molto brevi. La minaccia non è più limitata a ShadowHammer e APT41, ma è altamente probabile che altri gruppi continuino a sfruttare la stessa falla per distribuire ransomware o sottrarre dati sensibili.

Per proteggersi occorre innanzitutto verificare la versione di ASUS Live Update installata, controllando che sia almeno alla 3.6.8. Considerando che si tratta di un software a fine vita, il consiglio migliore è, se possibile, di disinstallare l’utility e passare a MyASUS, il tool più moderno e supportato dall’azienda per la gestione dei driver.



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