Per anni il futuro di Terminator è rimasto sospeso in una sorta di limbo, tra sequel poco fortunati, tentativi di rilancio e dichiarazioni interlocutorie che lasciavano più dubbi che certezze. Ora però qualcosa sembra finalmente muoversi davvero. Alla vigilia dell’uscita in sala di Avatar: Fuoco e cenere, James Cameron ha confermato di essere pronto a tornare seriamente sull’universo che lo ha reso una leggenda del cinema di fantascienza. Ma insieme all’annuncio, è arrivata anche una notizia destinata a dividere i fan storici della saga.
Cameron ha spiegato che, una volta concluso il lavoro su Avatar, si dedicherà completamente allo sviluppo di un nuovo film di Terminator. «Una volta che la polvere si sarà posata su Avatar, tra un paio di mesi, mi ci tufferò davvero», ha dichiarato, chiarendo che il progetto non è più una semplice idea astratta, ma qualcosa su cui intende lavorare attivamente. Il nodo principale, secondo il regista, resta quello narrativo: «Ci sono molti problemi da risolvere. Il più grande è: come faccio a restare abbastanza avanti rispetto a ciò che sta realmente accadendo da renderlo fantascienza?».È proprio qui che Cameron individua la chiave per riportare in vita il franchise, puntando su un’interpretazione più attuale e inquietante del rapporto tra umanità e intelligenza artificiale. Non a caso, il nuovo film dovrebbe allontanarsi dai binari già battuti, abbandonando linee narrative consolidate e personaggi storici. Ed è qui che arriva la notizia più amara per molti spettatori: Arnold Schwarzenegger non farà parte del nuovo Terminator.
Cameron è stato netto: «Posso dire con sicurezza che non ci sarà» ha detto a The Hollywood Reporter. Una scelta che segna ufficialmente la fine del legame tra l’attore austriaco e il ruolo che lo ha reso un’icona globale. «È il momento di una nuova generazione di personaggi», ha spiegato il regista. «Ho insistito perché Arnold fosse coinvolto in Terminator: Dark Fate, ed è stata una grande conclusione per lui nel ruolo del T-800».Secondo Cameron, per rilanciare davvero Terminator serve uno sguardo più ampio e meno nostalgico: «Serve un’interpretazione più ampia di Terminator e dell’idea di una guerra temporale e di una super intelligenza. Voglio fare cose nuove che la gente non sta immaginando». Parole che confermano la volontà di rompere con il passato, anche a costo di rinunciare a elementi amatissimi dal pubblico.
Dopo anni di tentativi falliti e un franchise che ha faticato a ritrovare rilevanza, il ritorno di Cameron rappresenta senza dubbio la mossa più forte possibile. Resta da capire se questa nuova visione, senza Schwarzenegger e senza facili richiami nostalgici, riuscirà davvero a far ripartire Terminator. Una cosa però è certa: il futuro della saga, ancora una volta, non assomiglierà affatto a quello che conoscevamo. Convincerà i fan?
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Foto: Stephane Cardinale – Corbis/Corbis via Getty Images
Fonte: THR
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