Una star italiana ha rifiutato di fare un film con Keanu Reeves per colpa del suo seno

Nel corso della sua carriera Keanu Reeves è diventato una delle figure più amate del cinema internazionale, apprezzato tanto per le sue interpretazioni quanto per l’immagine pubblica costruita negli anni, fatta di discrezione e gentilezza. Attorno alla star di Matrix e John Wick si sono accumulati aneddoti, curiosità e retroscena che continuano a riaffiorare anche a distanza di decenni. Tra questi ce n’è uno che coinvolge un’attrice italiana molto popolare negli anni Novanta, legato a un film diventato nel tempo un vero cult e a una scelta personale che fece discutere.

Il retroscena sul film L’avvocato del diavolo

L’attrice in questione è Maria Grazia Cucinotta, che alla fine degli anni ’90 era reduce dal successo internazionale de Il Postino e da una forte esposizione mediatica. Nel 1997 il suo nome circolò per un possibile ruolo ne L’avvocato del diavolo, il thriller sovrannaturale diretto da Taylor Hackford con protagonisti Al Pacino e Keanu Reeves. Un progetto importante, che avrebbe potuto segnare una tappa significativa nella sua carriera, ma che alla fine non si concretizzò per una decisione presa dall’attrice stessa.

L’avvocato del diavolo racconta la storia di Kevin Lomax, giovane e ambizioso avvocato della Florida interpretato da Keanu Reeves, che viene reclutato da un potente studio legale di New York guidato dall’enigmatico John Milton, personaggio affidato ad Al Pacino. Quello che inizialmente appare come un sogno professionale si trasforma progressivamente in un incubo, tra tentazioni morali, ambizione sfrenata e una rivelazione finale che porta il film su territori apertamente satanici. Il personaggio femminile, interpretato da Charlize Theron, ha un ruolo centrale nella discesa psicologica del protagonista, con scene intense e cariche di simbolismo, comprese sequenze di nudo che all’epoca fecero discutere.

charlize theron e keanu reeves in l'avvocato del diavolo

Charlize Theron e Keanu Reeves in L’avvocato del Diavolo – Cr. MovieStillsDB

Perché ha rifiutato il film con Keanu Reeves

Proprio questi elementi pesarono sulla decisione di Maria Grazia Cucinotta, che anni dopo ha spiegato apertamente i motivi della sua rinuncia. «Ero tentata, un film con Al Pacino e Keanu Reeves – ha raccontato l’attrice in un’intervista – Quando lo vedi ammutolisci. Ma nel copione c’era un nudo continuo e io con questo seno gigante mi sarei sentita a disagio e avrei rovinato tutto». Parole che hanno contribuito a rendere celebre l’aneddoto, spesso ripreso nel corso del tempo ogni volta che si parla del film o della carriera dell’attrice.

La Cucinotta ha poi approfondito in diverse occasioni il rapporto complesso con il proprio corpo e le difficoltà incontrate nel mondo dello spettacolo, soprattutto all’inizio della carriera. «Ho sempre avuto il complesso, a 13 anni ero già così, che vergogna. Non vedevo l’ora di ridurlo con un intervento, poi ci ho rinunciato, forse non avrei avuto lo stesso successo, però non mi è mai sembrato bello, troppo ingombrante, per nasconderlo ingobbivo le spalle. E poi è dura farsi prendere sul serio, nessuno ti guarda negli occhi. ‘Ah, ma sei anche intelligente’, è una frase che ho sentito spesso» ha raccontato.

La carriera di Maria Grazia Cucinotta

Nonostante la mancata partecipazione a L’avvocato del diavolo con Keanu Reeves, la carriera di Maria Grazia Cucinotta è proseguita senza rallentamenti, sia in Italia sia all’estero. Dopo l’enorme visibilità ottenuta con Il Postino di Michael Radford, film candidato a cinque premi Oscar e diventato un caso internazionale, l’attrice è entrata stabilmente nel circuito delle produzioni straniere. Alla fine degli anni ’90 è stata scelta come Bond Girl in Il mondo non basta, affiancando Pierce Brosnan nel ruolo di Elektra King, esperienza che ha contribuito a rafforzare il suo profilo internazionale.

Negli anni successivi ha lavorato con autori e interpreti di primo piano, comparendo in Ho solo fatto a pezzi mia moglie di Alfonso Arau accanto a Woody Allen e Sharon Stone, e in The Rite al fianco di Anthony Hopkins. Parallelamente ha continuato a recitare nel cinema italiano e in produzioni televisive, affiancando all’attività di attrice anche quella di produttrice, costruendo una filmografia ampia e trasversale tra cinema d’autore, mainstream e progetti internazionali.

Foto: Kate Green/Getty Images

Fonte: Corriere

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