Gestire attività e calendario nello stesso posto sta diventando più semplice, e finalmente Google ha capito che non tutti vogliono creare finti appuntamenti con se stessi per impostare dei blocchi temporali. L’ultimo aggiornamento di Google Calendar permette di prenotare fasce orarie per le attività e segnarsi come occupati, tutto da un unico posto, estendendo la funzione Attività già integrata.
Le Attività di Google Calendar consentono di impostare blocchi temporali, attivare la modalità “Non disturbare” e rifiutare le richieste di riunione
Si tratta di una funzionalità che gli utenti di Workspace hanno richiesto specificatamente e che consente alle attività di funzionare come riunioni, incluse le opzioni per impostare e modificare un blocco di tempo specifico, attivare la modalità “Non disturbare” e rifiutare automaticamente le richieste di riunione. È anche possibile aggiungere una scadenza, ma solo la data. Al momento non è disponibile alcuna opzione per l’ora di scadenza. Un piccolo difetto in un aggiornamento altrimenti sensato.
Negli ultimi anni Google Calendar ha subito una serie di modifiche, dal lancio come app autonoma nel 2018 agli aggiornamenti recentemente introdotti, come i promemoria integrati da Google Keep e l’aggiunta delle date di completamento. La modifica sarà disponibile per tutti i clienti Workspace, gli abbonati individuali e gli account Gmail personali. È stata lanciata sui domini Rapid Release il 6 novembre, ma potrebbe essere necessario attendere fino a metà dicembre prima che appaia sul proprio account.
Addio alle finte riunioni
Per chi è abituato a usare un’agenda, questo aggiornamento potrebbe aiutare a tenere traccia di ciò su cui si sta lavorando e a far sapere agli altri quando non disturbare. Tuttavia, a differenza dell’attuale funzione “Focus Time”, la versione aggiornata della funzione Attività consente di assegnare del tempo a un’attività specifica. Non più blocchi generici di tempo dedicato alla concentrazione, ma slot precisi per compiti specifici.
Prima di questo aggiornamento, molti utenti creavano eventi fittizi sul calendario per bloccare il tempo e assicurarsi che nessuno prenotasse riunioni durante quelle ore. Era una soluzione ingegnosa ma goffa, che richiedeva di mentire al calendario fingendo di essere impegnati in una riunione inesistente. Adesso si può semplicemente dire sto lavorando su questa cosa
e Google Calendar lo capisce.
Come funziona
Si può provare la funzione accedendo al proprio Google Calendar e selezionando “Attività” dalle opzioni che compaiono quando si seleziona un blocco vuoto sul calendario. Da lì, si imposta il nome dell’attività, il blocco di tempo, e poi si decide se segnarsi come occupati. Semplice, diretto, senza trucchi o strani stratagemmi.


