Nel 1990 arrivava nei cinema un film che, pur non trovando subito il suo pubblico, sarebbe diventato uno dei più amati cult di fantascienza e horror degli ultimi decenni. All’epoca, in un panorama dominato da sequel e action muscolari, la storia di un minuscolo villaggio del deserto americano infestato da misteriose creature sotterranee sembrava destinata a passare inosservata. E invece, 35 anni dopo, Tremors è tornato a farsi sentire: oggi è tra i titoli più visti su Prime Video, riconquistando pubblico e critica con la stessa energia “artigianale” che lo rese unico.
Diretto da Ron Underwood e interpretato da Kevin Bacon e Fred Ward, Tremors racconta la vicenda di Val McKee ed Earl Bassett, due riparatori stanchi della monotonia della vita a Perfection, Nevada, una cittadina nel mezzo del nulla. Quando una serie di inspiegabili morti sconvolge il villaggio, i due scoprono che sotto la sabbia si muove qualcosa di gigantesco, carnivoro e inarrestabile. Le vittime vengono risucchiate dal terreno, e presto gli abitanti si trovano a combattere per la sopravvivenza contro mostri vermiformi colossali, capaci di percepire ogni minimo rumore.
Al tempo della sua uscita, Tremors venne accolto con curiosità ma non ottenne il successo sperato al botteghino. Eppure, grazie al passaparola e alle videocassette, il film si trasformò in un fenomeno duraturo, amato per la sua capacità di unire horror, avventura e ironia in un equilibrio perfetto.
Scritto da Brent Maddock e S.S. Wilson, il film è un affettuoso omaggio ai classici monster movie degli anni ’50, ma aggiornato con una regia brillante, personaggi memorabili e un ritmo impeccabile. Gli effetti speciali, realizzati interamente con modelli meccanici e senza computer grafica, restano ancora oggi una lezione di artigianato cinematografico, capaci di suscitare tensione senza mai perdere il senso del divertimento.
Il pubblico, con il tempo, lo ha elevato a cult assoluto del cinema di genere, e i numeri lo confermano: su Rotten Tomatoes, Tremors vanta un 89% di recensioni positive, mentre gli spettatori lo considerano un “film perfetto da rivedere”, grazie alla sua miscela irresistibile di paura e umorismo.
Dal successo postumo di Tremors nacque una saga che nessuno avrebbe potuto prevedere. Il film ha generato sei sequel e una serie TV, diventando una delle saghe più longeve della fantascienza horror. Tra ritorni, spin-off e nuovi mostri (i leggendari Graboids e Shriekers), il franchise ha saputo reinventarsi mantenendo viva la sua identità: un racconto di eroi improbabili e paure sotterranee, ambientato in un’America dimenticata dal progresso.
Nel 2020, l’ultimo capitolo, Tremors: Shrieker Island, ha riportato in scena Michael Gross nei panni di Burt Gummer, il cospiratore sopravvissuto a ogni attacco, simbolo della longevità di un universo che non smette di appassionare i fan.
E se Kevin Bacon tornasse? È la domanda che gli appassionati si fanno da anni. Nel 2018 era stato annunciato un revival con lo stesso protagonista, ma il progetto non andò in porto. Tuttavia, nel 2025, un nuovo colpo di scena ha riacceso le speranze: la casa di produzione originale ha riacquisito i diritti del film e ha confermato di voler realizzare un seguito “ritorno alle origini”, con lo stesso tono del primo capitolo.
Il gruppo creativo originale — tra cui il regista Ron Underwood e gli sceneggiatori Maddock e Wilson — ha dichiarato che sta lavorando a diverse idee, ma una su tutte sembra entusiasmare il pubblico: un “return-to-Perfection sequel” con Kevin Bacon di nuovo nei panni di Val McKee, alle prese con una nuova minaccia sotterranea.
Oggi, a 35 anni di distanza, Tremors non è più solo un ricordo da videoteca: è un successo moderno, riscoperto dalle nuove generazioni grazie alle piattaforme digitali. Il suo ritorno nelle classifiche streaming di Prime Video dimostra che certe storie, quando sono scritte e girate con intelligenza e passione, non invecchiano mai davvero.
È un film che ricorda un’epoca in cui l’horror era tangibile, fisico, pieno di invenzione, e che riesce ancora oggi a divertire, spaventare e far sorridere. In fondo, come i mostri che lo popolano, Tremors continua a muoversi sotto la superficie del cinema — pronto, di tanto in tanto, a riemergere per ricordarci che i veri cult non muoiono mai.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


