Weapons: la risposta a questo mistero è sempre stata sotto i nostri occhi, e non ce ne siamo mai accorti

Weapons, l’acclamato film horror diretto da Zach Cregger, ha rivelato fin da subito una sorprendente profondità di scrittura accompagnata da una grande complessità tematica che ha immediatamente conquistato il pubblico. Tali fattori erano già in parte emersi fin dalla ispirata campagna promozionale che ci ha accompagnato nei mesi precedenti alla release, creando terreno fertile per le discussioni tra i fan sui misteri irrisolti del film.

Come si apprende nel corso di Weapons, il fulcro della storia ruota intorno all’enigmatica figura di zia Gladys, una presenza malevola e insidiosa che tiene in pugno la cittadina di Maybrook, Pennsylvania, e che riesce a insinuarsi lentamente nella comunità locale arrivando di fatto a dominarla. Dal canto suo Cregger si è ben guardato dal regalare al pubblico risposte semplici o spiegazioni rassicuranti e consolatorie, e mentre il regista ha già annunciato uno spin-off dedicato proprio a Gladys, un grande mistero irrisolto del film ha apparentemente trovato soluzione, la quale sempre essere sempre stata nascosta in bella vista. Ma facciamo un passo indietro.

Sin dalle prime scene, Weapons costruisce una tensione che si fa sempre più palpabile. Quando tutti i bambini di una classe di terza elementare – tranne uno – scompaiono misteriosamente nel cuore della notte, la comunità sprofonda nel panico e le accuse si convergono sull’insegnante Justine Gandy, sospettata da alcuni genitori di essere in qualche modo coinvolta nella misteriosa sparizione.

Determinata a scoprire la verità, Justine inizia a indagare sull’unico bambino rimasto, Alex, ma le sue ricerche sembrano non portare da nessuna parte… finché un genitore, Archer Graff, decide di darle credito e aiutarla. È allora che il puzzle inizia lentamente a comporsi, fino a rivelare una verità tanto incredibile quanto spaventosa. La misteriosa zia di Alex, Gladys, è in realtà una strega che ha plagiato i bambini di Maybrook per nutrirsi della loro forza vitale, estendendo il suo controllo anche sugli adulti in un ciclo di possessione e morte destinato a ripetersi ogni volta che la megera pianifica un nuovo passo del suo oscuro disegno.

Il segmento dedicato al piccolo Alex svela il retroscena sull’arrivo della zia Gladys. Quando questa si accorge che la forza vitale sottratta ai genitori del bambino non le bastava più, spinge lo stesso Alex a portarle oggetti appartenenti ai suoi compagni di classe al fine di mettere in atto uno specifico rituale. Il tutto culmina alle 2:17 del mattino, orario in cui i bambini coinvolti escono di casa per poi sparire nella notte. Sebbene possa sembrare un dettaglio marginale, l’orario in questione nasconde un significato ben preciso.

Nonostante lo stesso Zach Cregger abbia liquidato il tutto come un velato omaggio alle opere di Stephen King, ad oggi sono in molti ad aver notato l’esistenza di una spiegazione più concreta e decisamente plausibile. Il “2” e il “17” rappresentano rispettivamente i 17 bambini scomparsi e i 2 sopravvissuti alle trame di Gladys, ovvero Justine e Alex. Secondo un’altra interpretazione, il “2” richiamerebbe invece i genitori di Alex, le prime vittime di Gladys, mentre l’orario stesso sarebbe legato a una specifica finestra magica necessaria per compiere il rituale.

Cosa ne pensate di questa spiegazione? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: Warner Bros. Pictures

Fonte: ComicBook

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