Opera sostituisce Aria con nuova AI, è gratis e più potente

Opera ha deciso che Aria, l’intelligenza artificiale integrata nel browser Opera One dal maggio 2023, meritava una pensione anticipata. Al suo posto arriva un sistema completamente ripensato, preso in prestito da Opera Neon, il browser che agisce per conto dell’utente. Il risultato è un assistente conversazionale più veloce, meglio integrato, e che finalmente capisce il contesto.

Nuova AI Opera One: addio Aria, arriva sistema da Opera Neon gratuito

Aria non era male per gli standard del 2023. Faceva ricerche in tempo reale, traduceva pagine, produceva riassunti. Ma bisognava attivarla manualmente tramite una sorta di linea di comando per analizzare una pagina, come se l’AI vivesse in un bunker separato dal browser e dovesse essere invitata di volta in volta a intervenire. Con il nuovo sistema, invece, l’assistente accede automaticamente ai contenuti delle schede aperte. Vede cosa si sta facendo, elabora il contesto, e si fa trovare pronto quando si ha bisogno di aiuto.

Il nuovo sistema può elaborare simultaneamente più pagine raggruppate in un Tab Island, la funzione di gestione delle schede proprietaria di Opera. Non si limita a leggere la scheda attiva, può setacciare un’intera collezione di tab aperti e trarne una sintesi coerente.

Facciamo un esempio pratico. Si sta cercando informazioni su un prodotto specifico, quindi ci sono decine di schede aperte con recensioni, specifiche tecniche, discussioni sui forum, ecc. Invece di saltare manualmente tra le schede cercando di ricordare cosa diceva ognuna, basta chiedere all’AI di fare una sintesi. Lei passa in rassegna tutte le fonti nel proprio Tab Island e sforna un riassunto che tiene conto di tutte le schede aperte.