DDL concorrenza: aumento tariffe in base allinflazione?

Nella Commissione permanente (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato è attualmente in esame il disegno di legge sulla concorrenza per l’anno 2025. Tra gli emendamenti spiccano quelli che riguardano l’adeguamento automatico delle tariffe in base all’inflazione e l’uso dei dati degli utenti in caso di portabilità del numero.

Indicizzazione automatica a norma di legge

Come è noto, diversi operatori telefonici avevano annunciato l’adeguamento automatico delle tariffe in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo. Sulla questione è intervenuta l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) con l’introduzione di un nuovo regolamento che specifica le condizioni da rispettare per i contratti già sottoscritti dai clienti.

I senatori Antonio Trevisi, Adriano Paroli e Dario Damiani di Forza Italia hanno presentato un emendamento che consente agli operatori di inserire una clausola di adeguamento automatico, in misura corrispondente all’aumento dell’indice annuale dei prezzi al consumo, eventualmente incrementato di un coefficiente predeterminato e reso noto all’utente prima della sottoscrizione del contratto. In pratica è la stessa modalità annunciata dagli operatori, ma non applicata in seguito all’intervento di AGCOM.

L’aumento automatico può essere effettuato una volta all’anno e non viene considerato una modifica delle condizioni contrattuali. Come sottolinea l’associazione Consumerismo, gli utenti non potranno recedere gratuitamente dal contratto, come avviene oggi.

L’adeguamento può essere applicato anche ai contratti in corso, ma i clienti possono recedere senza costi. AGCOM aveva specificato che serve un’esplicita accettazione scritta per i contratti non indicizzati. In caso contrario, l’operatore deve mantenere le precedenti condizioni contrattuali. In base all’emendamento, l’unica alternativa è cambiare operatore.

Uso dei dati per finalità di marketing

Un altro emendamento, presentato dai senatori leghisti Gianluca Cantalamessa, Giorgio Maria Bergesio e Mara Bizzotto, potrebbe invece agevolare il telemarketing selvaggio. L’attuale comma 1-bis dell’art. 98 duodecies del codice delle comunicazioni elettroniche vieta l’uso delle informazioni acquisite tramite il database della portabilità dei numeri mobili per formulare offerte commerciali agli utenti finali.

Questo comma verrebbe modificato con l’aggiunta delle parole “fatto salvo il caso in cui il cliente abbia prestato il proprio consenso all’utilizzo di detti dati“. L’utente che ha autorizzato il trattamento dei dati (quasi certamente non si ricorderà quando) potrà ricevere offerte commerciali aggressive, pratica che AGCOM cerca di impedire con varie misure.

Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo, ha dichiarato:

Queste proposte, se approvate, penalizzerebbero pesantemente i cittadini sia sul fronte delle tariffe telefoniche, sia su quello della privacy. La concorrenza va tutelata con trasparenza e qualità, non certo limitando i diritti dei consumatori e spalancando le porte al telemarketing aggressivo. Per tale motivo rivolgiamo un appello al mondo della politica affinché i due emendamenti, del tutto negativi per gli utenti, siano bocciati.

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