Negli ultimi anni il found footage è diventato uno dei sottogeneri più amati (e odiati) dell’horror, capace di alternare esperimenti geniali e imitazioni dimenticabili. Tra i tanti titoli che affollano le piattaforme, p è emerso un film che riesce a ricordarci proprio perché questo linguaggio funziona ancora così bene. Strange Frequencies: Taiwan Killer Hospital, uscito su Netflix nel 2024 quasi in sordina, è proprio uno di questi.
Diretto da Kerwin Go e ambientato in un ospedale abbandonato in Taiwan, il film si presenta come una finta diretta streaming in cui sette influencer decidono di trascorrere la notte in un luogo maledetto per ottenere tre milioni di visualizzazioni. Un’idea semplice ma terribilmente efficace, che combina satira del mondo digitale e terrore puro, sfruttando le dinamiche dei social per costruire una tensione crescente. All’inizio la missione sembra solo un gioco di coraggio, ma presto i protagonisti si trovano intrappolati in un inferno di rituali oscuri, presenze spettrali e misteriose infezioni che trasformano la sfida virale in un incubo senza via d’uscita.
Il film rievoca i grandi classici del genere, da The Blair Witch Project a Paranormal Activity, ma li filtra attraverso l’estetica dei nuovi media. La scelta di alternare riprese da smartphone, body cam e schermate di livestream rende l’esperienza più immersiva e credibile, sfruttando l’immediatezza dell’immagine digitale per amplificare la paura. A differenza di molte produzioni più patinate, Strange Frequencies ha il coraggio di tornare alla sporcizia e al caos visivo tipici del found footage, catturando quella sensazione di pericolo reale che aveva reso iconici i primi esperimenti del genere.
Nonostante l’ottima fattura e il successo locale, il film non ha ricevuto l’attenzione che meritava al momento dell’uscita internazionale. Eppure, il suo equilibrio tra terrore psicologico, critica ai social media e tensione visiva lo rende uno dei titoli più interessanti e sottovalutati dell’horror recente.
Per chi pensava che il found footage fosse ormai un linguaggio esaurito, Strange Frequencies: Taiwan Killer Hospital dimostra il contrario: con un’idea giusta e un tocco di follia, si può ancora far paura come un tempo.
Fonte: Collider
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