Nano Banana di Google arriva su AI Mode, Lens e Circle to Search

Nano Banana, lo strumento di editing immagini AI che Google ha lanciato su Gemini ad agosto 2025, è diventato così popolare che l’azienda sta pianificando di piazzarlo praticamente ovunque. Secondo Android Authority che ha analizzato il codice di Google, Nano Banana potrebbe presto arrivare su AI Mode, Google Lens e Circle to Search. Una mossa che ha senso considerando che in due settimane questo strumento ha portato 23 milioni di nuovi utenti su Gemini e ha generato 500 milioni di immagini.

Nano Banana è una versione potenziata della funzionalità di editing immagini che Gemini aveva già, ma infinitamente più performante. Lanciato il 26 agosto, il 9 settembre aveva già convinto 23 milioni di persone a usare l’app Gemini per la prima volta. Nel frattempo, mezzo miliardo di immagini venivano generate con lo strumento durante quell’intervallo di tempo.

Il risultato più eclatante? Gemini è passato davanti a ChatGPT nelle classifiche dell’App Store negli Stati Uniti e in Francia. Un sorpasso che prima sembrava improbabile considerando il dominio di OpenAI, reso possibile da una sola funzione che però ha colpito nel segno.

Android Authority ha scoperto nel codice di Google indizi che suggeriscono l’integrazione di Nano Banana in tre prodotti aggiuntivi. Primo: AI Mode, la modalità chatbot alimentata dall’intelligenza artificiale che permette di fare ricerche conversazionali (sì, è arrivato anche in Italia!). Secondo: Google Lens, lo strumento di riconoscimento visivo. Terzo: Circle to Search, la funzione che permette di cerchiare elementi sullo schermo per avviare la ricerca.

Con l’integrazione diretta in Lens e Circle to Search, gli utenti potrebbero modificare immagini al volo senza passare attraverso Gemini come intermediario obbligatorio.

Gli indizi nel codice, ma manca l’annuncio ufficiale di Big G

È importante precisare che queste informazioni non sono ancora ufficiali. Android Authority le ha scoperte analizzando il codice di Google, ma l’azienda non ha confermato nulla. Potrebbe trattarsi di funzionalità in fase di test interno che verranno rilasciate presto, o di esperimenti che potrebbero non vedere mai la luce.

Ma considerando il successo strepitoso di Nano Banana, sarebbe strano se Google non cercasse di capitalizzare integrandolo in più prodotti. Uno strumento che ha portato 23 milioni di nuovi utenti in due settimane, superando persino ChatGPT nelle classifiche dell’App Store merita di essere sfruttato al massimo!

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