Jankto: “Ai tifosi interessava solo del campo. Ranieri aveva ragione, 2 anni dopo il coming out…” –

Federico Bernardeschi ha fatto parlare moltissimo in queste ultime settimane in seguito ad un intervento a ‘Passa dal BSMT’ di Gianluca Gazzoli. “Mi hanno dato tante volte del gay, ma se lo fossi non avrei problemi a dirlo e la gente deve farsi i cavoli suoi”, le parole che hanno aperto il dibattito a proposito del tabù tuttora presente nel mondo del pallone a proposito dell’orientamento sessuale di un calciatore. In Italia e in Serie A.

Jakub Jankto ha commentato in maniera netta la presa di posizione dell’esterno del Bologna riguardo al racconto su una gonna indossata ad un evento, con relativi commenti e insulti: “Mi è piaciuto quello che ha detto. Ma se fosse così facile dirlo, dopo di me qualcun altro lo avrebbe fatto”, ha commentato l’ex Cagliari, peraltro ritiratosi dal mondo del pallone, nell’intervista concessa al Corriere della Sera.

Lui che ha fatto coming out il 13 febbraio 2023, all’età di 26 anni, ha raccontato in passato di essere stato trattato in Italia meglio di quello che si aspettava inizialmente: “Se l’ho detto con stupore? Sinceramente sì. Gli scemi che ti insultano sui social ci sono sempre, ma la vita reale è un’altra cosa e quando tu ti comporti bene e rispetti il tuo lavoro, allora ricevi rispetto. E tutti mi hanno sempre voluto bene, anche ad Ascoli, Genova e Udine”.

E se c’è qualcuno che gli ha fatto sentire tanta vicinanza e appoggio è stato Claudio Ranieri, quando ancora allenava il Cagliari: “Quando il tuo allenatore dice una cosa così (“Non avrò bisogno di proteggere Kuba dagli idioti che ci sono in giro, perché lui è forte dentro”) ti dà un bell’aiuto. Aveva ragione: dal coming out erano passati due anni e dentro di me avevo una forza nuova. E ai tifosi interessava soprattutto quello che avrei fatto in campo”.

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