Scettico su ChatGPT Plus? 5 funzioni che ti faranno ricredere

Venti euro al mese (23 per la precisione) per un chatbot possono sembrare troppi. La versione gratuita di ChatGPT funziona benissimo per le domande quotidiane, per piccole traduzioni, per quelle curiosità del momento. Perché mai qualcuno dovrebbe pagare un abbonamento mensile per qualcosa che già fa il suo lavoro egregiamente senza spendere un centesimo?

Il fatto è che ChatGPT Plus non è semplicemente una versione migliorata o con limiti più generosi. Sblocca strumenti radicalmente diversi, tanto da trasformare quello che molti considerano un semplice chatbot in una suite completa di strumenti professionali.

Cosa offre di più ChatGPT Plus? 5 buoni motivi per sottoscriver l’abbonamento mensile

1. Generazione di video con Sora

La prima sorpresa arriva con Sora, il generatore video integrato esclusivamente nella versione Plus. Non stiamo parlando di semplici animazioni o slideshow automatici. Sora crea veri e propri video partendo da descrizioni testuali, immagini statiche o spezzoni video esistenti.

Il processo è molto intuitivo. Basta descrivere la scena immaginata, specificare la durata, il formato, la velocità di riproduzione, e il sistema genera un video che corrisponde a quello che si ha in mente. Ma la vera chicca è la funzione Storyboard, che permette di costruire sequenze narrative complesse. Invece di generare singole clip disconnesse, è possibile creare storie complete descrivendo ogni scena in sequenza. Nello specifico, Gli abbonati Plus possono generare circa 50 video fino a 720p di risoluzione, della durata massima di 10 secondi.

Chi lavora con i contenuti sa bene cosa significa. Una presentazione aziendale che prima ti portava via ore di editing video adesso è pronta in pochi minuti. E quei contenuti social che richiedevano software costosi e competenze tecniche? Oggi sono alla portata di chiunque sappia spiegare la propria idea. Ok, la qualità non è ancora cinematografica, ma per la comunicazione aziendale, didattica o creativa, il livello è più che adeguato.

2. Le ricerche approfondite

Deep Research va molto oltre la semplice ricerca web disponibile nella versione gratuita. Non si limita a cercare informazioni online e riassumerle. Analizza decine di fonti, le confronta, individua le contraddizioni, costruisce report strutturati con citazioni che si possono facilmente verificare.

Quando si attiva Deep Research, il sistema può impiegare diversi minuti per completare l’analisi. Ma il risultato vale l’attesa. Si riceve un documento completo, organizzato per sezioni, con fonti citate correttamente e un’analisi comparativa delle informazioni trovate. Per progetti professionali, ricerche accademiche o analisi di mercato dettagliate, questa funzione da sola può giustificare l’abbonamento mensile.

La differenza rispetto alla versione gratuita è abissale. Mentre quest’ultima fornisce risposte basate su ricerche superficiali, Deep Research scava in profondità, verifica le informazioni incrociate e presenta una panoramica completa dell’argomento.

3. Il controllo totale sulle modalità di risposta

Le risposte dell’AI sono spesso imprevedibili: troppo lunghe quando si ha fretta, troppo sintetiche quando serve capire a fondo. La versione Plus risolve il problema, è l’utente che sceglie il tipo di risposta che serve in quel momento.

Si può selezionare la modalità Instant” per risposte immediate e concise, perfetta quando si bisogno di informazioni veloci senza troppi fronzoli. Oppure attivare “Thinking“, che mostra l’intero processo di ragionamento dell’intelligenza artificiale, che permette di seguire passo dopo passo come arriva alle sue conclusioni. Questa trasparenza è fondamentale per compiti complessi dove capire il percorso logico è importante quanto la risposta finale.

Il controllo si estende anche alla profondità dell’analisi. Per domande tecniche o filosofiche complesse, poter specificare che si desidera un’analisi approfondita con tesi e antitesi fa una bella differenza.

3. Creare assistenti specializzati su misura

La possibilità di costruire i propri GPT personalizzati trasforma ChatGPT da strumento generico a ecosistema di assistenti specializzati. Non si tratta solo di salvare prompt preferiti o creare scorciatoie. Si può letteralmente programmare comportamenti specifici, caricare documenti di riferimento, definire personalità e stili di comunicazione unici per ogni assistente.

Immaginiamo di avere un esperto di marketing che conosce perfettamente il proprio brand, un consulente legale che ha memorizzato tutti i contratti tipo, un tutor di lingue calibrato sul proprio livello specifico di competenza. Ogni GPT personalizzato diventa un esperto dedicato nel suo campo, sempre disponibile e perfettamente allineato con le proprie esigenze specifiche.

Inoltre, è possibile pubblicare questi assistenti nello store GPT, rendendoli disponibili ad altri utenti. Molti utenti stanno già monetizzando le loro competenze creando GPT specializzati che altri pagano per utilizzare. È un’economia completamente nuova che si sta sviluppando attorno alla personalizzazione dell’intelligenza artificiale.

4. La modalità Agente

La modalità Agente rappresenta il futuro dell’interazione con l’intelligenza artificiale. Invece di rispondere a domande singole, l’agente può completare sequenze di azioni complesse con la minima supervisione. Ad esempio, può impostare promemoria, prenotare appuntamenti, navigare siti web per raccogliere informazioni, e compilare moduli online.

Certo, ci sono ancora dei limiti. Non tutti i siti web sono compatibili e le restrizioni di sicurezza impediscono certe operazioni. Ma anche nella sua forma attuale, la modalità Agente gestisce con successo compiti supportati facendo risparmiare tempo prezioso. Soprattutto quando si tratta di attività ripetitive come controllare la disponibilità, confrontare i prezzi, o raccogliere informazioni da più fonti. Man mano che più servizi si integreranno con gli agenti AI, questa funzione diventerà sempre più potente.

Vale davvero la pena spendere questi soldi?

La risposta dipende da come si utilizza l’intelligenza artificiale nella vita quotidiana. Se ci si limita a domande occasionali o curiosità del momento, la versione gratuita è più che sufficiente. Ma se si lavora con contenuti creativi, si fanno ricerche con una certa regolarità, si gestiscono progetti complessi, ChatGPT Plus offre strumenti che la versione gratuita non può eguagliare.

La vera forza vera sta nel combinare le singole funzioni. Si può condurre una ricerca approfondita con Deep Research, trasformarla in un video con Sora, creare un GPT personalizzato per gestire progetti simili in futuro, e automatizzare parti del processo con la modalità Agente.

Considerando che molti pagano abbonamenti simili o anche più costosi per servizi di streaming che offrono solo intrattenimento passivo, venti euro per strumenti che potenziano attivamente le capacità creative e produttive come il chatbot di OpenAI sono un investimento più che ragionevole.

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