Donald Trump aveva già minacciato di imporre un dazio del 100% sui chip importati, ma non è mai avvenuto. Nel fine settimana sono trapelate indiscrezioni su un nuovo piano per costringere le aziende a produrre semiconduttori in territorio statunitense. Altri dazi potrebbero essere introdotti sui dispositivi elettronici in base al numero di chip.
Nuovi dazi su chip e dispositivi elettronici?
L’obiettivo dell’amministrazione Trump è ridurre la dipendenza dai semiconduttori realizzati all’esterno degli Stati Uniti e quindi spingere le aziende ad incrementare la produzione domestica. In base alle fonti del Wall Street Journal, il dazio del 100% verrebbe applicato se non verrà rispettato il rapporto 1:1, ovvero la produzione negli Stati Uniti di un numero di chip uguale a quello dei chip importati.
Secondo Howard Lutnick, Segretario al Commercio, questo piano è necessario per motivi di sicurezza economica. Gli Stati Uniti non possono dipendere dall’importazione di chip da altri paesi, in particolare da Taiwan, considerato che la Cina potrebbe prendere il controllo delle fabbriche di TSMC. La catena di fornitura potrebbe inoltre essere interrotta dai disastri naturali.
In base al piano, un’azienda che si impegna a produrre chip negli Stati Uniti riceverebbe un credito per il volume promesso. Potrebbe importare chip senza dazi doganali fino al completamento dell’impianto con un’agevolazione iniziale per consentire l’aumento della capacità produttiva.
Questa soluzione avvantaggerebbe però le aziende che hanno già fabbriche negli Stati Uniti. In ogni caso è una soluzione a lungo termine. Intel ha posticipato l’apertura della fabbrica in Ohio al 2030, mentre TSMC ha promesso di investire 100 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.
Secondo Reuters, l’amministrazione Trump avrebbe inoltre pensato all’introduzione di dazi sui dispositivi elettronici importati. Il Dipartimento del Commercio stabilirà l’aliquota in proporzione al numero di chip utilizzati. Anche in questo caso ci saranno esenzioni per i dispositivi prodotti negli Stati Uniti.
Al momento si tratta solo di indiscrezioni. Se i piani del governo verranno attuati è certo un aumento dei prezzi finali e quindi dell’inflazione.