Dopo la verifica dell’età, YouTube ha introdotto un’altra novità che ha innescato molte proteste. Senza avvisare gli utenti o chiedere la loro autorizzazione, l’azienda di Mountain View ha avviato un test che prevede l’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei video. YouTube ha confermato che si tratta di un esperimento.
Non è AI generativa, ma solo machine learning
YouTube ha recentemente comunicato che bloccherà la monetizzazione dei video generati con l’intelligenza artificiale. A metà agosto, un popolare YouTuber (Rhett Shull) ha pubblicato un video per dimostrare le strane differenze tra la versione del video presente su Instagram e quella condivisa con YouTube Shorts.
Lo YouTuber ha evidenziato i difetti introdotti dall’intelligenza artificiale su YouTube. Secondo una fotografa professionista, il video è falso (non autentico, citando la terminologia usata da YouTube). In pratica sembra un deepfake AI di bassa qualità. Secondo Shull si tratta di un upscaling AI non consensuale.
Un dipendente di YouTube (Rene Ritchie) ha scritto su X che non è stato effettuato nessun upscaling e non è stata utilizzata l’intelligenza artificiale generativa. Si tratta solo di un esperimento che sfrutta la tradizionale tecnologia di machine learning per eliminare la sfocatura, il rumore e migliorare la nitidezza dei video durante l’elaborazione, in modo simile alle funzionalità disponibili su uno smartphone moderno (fotografia computazionale).
L’obiettivo dell’azienda californiana è quindi migliorare la qualità dei video caricati sulla piattaforma. Il problema è che i creatori dei contenuti non sono stati avvisati e non è disponibile un’opzione per non partecipare all’esperimento. Come ha sottolineato lo YouTuber, la modifica non autorizzata dei video potrebbe rappresentare un danno di immagine. Se gli utenti notano video alterati abbandonano il canale e il creatore dei contenuti non guadagna più nulla.