Google fa scegliere le fonti su Android e iOS: la ricerca diventa personale

Per anni abbiamo lasciato che fosse Google a decidere quali notizie meritassero la nostra attenzione. Titoli selezionati da algoritmi, fonti suggerite in base a criteri misteriosi, e una sezione “Notizie” che spesso sembrava parlare più a Google che a noi. Ma la musica sta per cambiare.

Google lancia la funzione “Fonti preferite”, come funziona

Dopo due mesi di test in Search Labs, la funzione “Fonti preferite” esce dal laboratorio e arriva ufficialmente su Android e iOS. Per la prima volta, si può dire a Google quali siti di notizie e blog si vuole vedere in cima ai risultati.

Il processo è molto semplice. Quando si cerca un argomento o un evento recente, si scorre fino alla sezione “Notizie”. Accanto al titolo, si troverà una piccola icona a forma di stella. Basta toccarla, e si aprirà una finestra dove si potrà cercare le proprie fonti preferite: testate giornalistiche, blog, siti specializzati, ecc.

Una volta trovata la fonte di proprio interesse, basta spuntare la casella accanto al nome. Da quel momento, Google darà priorità a quella fonte nei risultati di ricerca. E se si cambia idea? Nessun problema, è possibile modificare la lista in qualsiasi momento, aggiungendo o rimuovendo le fonti con un semplice tap sulla stessa icona.

La ricerca diventa più consapevole e personalizzata

Questa nuova funzione segna un cambio di rotta importante. Google non rinuncia del tutto agli algoritmi, ma offre uno spazio per personalizzare l’esperienza. È una risposta alle crescenti richieste di trasparenza e controllo da parte degli utenti, stanchi di sentirsi spettatori passivi di una selezione automatica.

In un’epoca in cui la fiducia nelle fonti è sempre più cruciale, poter scegliere chi ci informa è un passo avanti verso una navigazione più consapevole. L’unico neo, è che per il momento la funzione “Fonti preferite” è disponibile solo negli Stati Uniti e India in lingua inglese, ma dovrebbe essere estesa agli utenti di tutto il mondo.

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