WhatsApp per Windows torna a essere una Web app

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È da segnalare un passo indietro di Meta per quanto riguarda WhatsApp su Windows: la versione dedicata ai PC smette di essere un’applicazione nativa per tornare una Web app, come ai vecchi tempi. Qual è la conseguenza negativa di una tale scelta? Un maggiore consumo delle risorse, che potrebbe avere un impatto significativo soprattutto sui PC meno recenti.

Come riportato dalla sempre attenta redazione del sito Windows Latest, il cambiamento è stato introdotto con il rilascio dell’ultima beta. Di fatto, diventa un’applicazione WebView, un contenitore desktop di codice HTML, JavaScript e CSS,per offrire un’esperienza del tutto allineata a quella della versione accessibile da browser all’indirizzo web.whatsapp.com.

Paradossalmente, sulle pagine del supporto ufficiale, Meta sta continuando a promuovere i vantaggi delle app native definendole in termini di ottimizzazione, velocità e affidabilità.

Perché il gruppo di Mark Zuckerberg ha quindi scelto di tirarsi la proverbiale zappa sui piedi? L’unica ragione plausibile è quella legata alla volontà di non portare avanti due sviluppi in parallelo, tagliando quello che ha ritenuto un ramo secco (l’app nativa), forse dopo averne rilevato uno scarso utilizzo. Una visione giustificabile per i piccoli team, meno comprensibile quando si tratta di un colosso del mondo online.

Il maggiore consumo delle risorse citato in apertura può essere quantificato in circa il 30% in più, in termini di RAM.

L’unica speranza, a questo punto, è che Meta possa ripensarci durante quest’ultima fase di test (come già anticipato il cambiamento interessa la beta). Potranno essere determinanti i feedback degli utenti. Molti sono disposti ad accettare il fatto che l’app nativa manchi di alcune funzionalità presenti sulla Web ppp, aggiornata più di frequente, pur di poter contare su un codice più snello e che non influisce negativamente sulle prestazioni del PC. Questo senza considerare che un utilizzo eccessivo di processore e memoria ha un impatto diretto anche sull’autonomia dei portatili.

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