Nessuna tassa sui servizi digitali delle Big Tech

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La Commissione europea ha deciso di eliminare dalla proposta di budget 2028-2034 la tassa sui servizi digitali per le Big Tech, tra cui Amazon, Apple e Google. Dopo quella relativa alla tassa minima globale, Donald Trump ottiene quindi un’altra vittoria personale. La notizia arriva durante la fase finale dei negoziati in corso sui dazi.

Nuova tassa per le aziende

La proposta di budget 2028-2034 verrà presentata dalla Commissione europea il 16 luglio. Elenca tutte le entrate previste in sette anni, tra cui quelle derivanti dalle tasse. Nell’elenco non è presente la tassa sui servizi digitali. L’Europa ha quindi scelto di seguire il Canada che ha sospeso l’applicazione della Digital Services Tax, dopo le “minacce” di Trump.

Il Presidente degli Stati Uniti aveva chiesto di riaprire le indagini avviate nel 2019, in quanto le tasse sui servizi digitali sono considerate discriminatorie e una forma di estorsione. Il Rappresentante per il commercio dovrà valutare eventuali misure di ritorsione, tra cui l’applicazione di dazi ai prodotti importati dai paesi che impongono la tassa, tra cui Italia, Francia e Spagna.

In base alla bozza del documento visto da Politico, Bloomberg e Financial Times, la Commissione europea propone una nuova tassa per le aziende che operano nel Vecchio Continente e che hanno un fatturato annuale superiore a 50 milioni di euro. L’obiettivo è incassare tra 25 e 30 milioni di euro all’anno.

Altre tasse sono previste per i prodotti derivati dal tabacco e per i rifiuti elettronici non riciclati. Il testo non è ancora definitivo, quindi potrebbero esserci modifiche dell’ultimo minuto. Tutti i dettagli verranno resi noti il prossimo mercoledì.

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