Grok, le Tesla presto avranno il chatbot AI (dice Musk)

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A gennaio, Mercedes ha presentato una nuova funzione AI, un sistema di “navigazione conversazionale” alimentato da Google Automotive AI Agent e da Gemini, il chatbot di Big G. L’aggiornamento permette di interloquire in modo più naturale con la propria auto, passando da richieste come “trovami il ristorante di curry più vicino” a frasi del tipo “Hey Mercedes, ho un po’ di fame. Hai qualche posto in cui cenare da consigliarmi?”.

Tutte le incognite sullo sbarco di Grok nelle Tesla

Non è ancora chiaro quanto sarà possibile conversare con Grok a bordo delle Tesla. Dopo i recenti episodi antisemiti, xAI ha promesso di mettere in campo misure per bloccare l’incitamento all’odio prima che Grok pubblichi post su X. In questo modo, i proprietari di Tesla non dovranno sorbirsi dottrine naziste dalla loro auto elettrica quando le chiederanno una dritta su dove mangiare qualcosa di buono nei paraggi.

Non è ancora dato sapere nemmeno se i proprietari di Tesla dovranno pagare per usare Grok nei loro veicoli, né l’eventuale prezzo del servizio. Su X il chatbot è gratuito, mentre per l’accesso a Grok 4 tramite sito o app occorre pagare 30 dollari al mese. E la versione più potente del chatbot, Grok 4 Heavy, costa ben 300 dollari al mese.

Naturalmente, i proprietari di Tesla che preferiscono non usare Grok potranno contare su diverse alternative a bordo: il browser del marchio consente infatti di accedere ai rivali del chatbot, come Claude di Anthropic e, potenzialmente, il prossimo browser di OpenAI, che potrebbe arrivare nel giro di poche settimane.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.

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