La mancata partecipazione del Barcellona al Mondiale per Club per i criteri FIFA e la rocambolesca vittoria dell’Inter contro i blaugrana nella semifinale di Champions League hanno impedito che ci potesse essere (forse) già in questa stagione il confronto affascinante tra i due giocatori più in forma e decisivi: Ousmane Dembélé e Lamine Yamal. Passato e presente del club catalano, due scuole e due generazioni diverse, ma un solo filo conduttore: la capacità di spaccare le partite, di cambiarne l’inerzia con una giocata e di farlo con una continuità da fuoriclasse.
Ousmane Dembélé, 28 anni, ha vissuto al Paris Saint-Germain la stagione migliore della sua carriera. Finalmente integro fisicamente, ha mostrato tutto il potenziale che per anni era rimasto inespresso e incompiuto: velocità devastante, dribbling improvvisi, una concretezza sotto porta e soprattutto una predisposizione al lavoro senza palla che ha sorpreso anche gli scettici. È stato l’anima offensiva e difensiva della squadra di Luis Enrique, un riferimento costante per la manovra, spesso decisivo nei big match.
Dall’altra parte, Lamine Yamal ha rappresentato l’inizio di una nuova era per il Barcellona. Domenica compirà 18 anni ma ha già mostrato una maturità tecnica e mentale fuori dal comune. Le sue giocate sono già scolpite nella memoria, il futuro è suo e i paragoni illustri si sprecano, ma oggi il Pallone d’Oro lo meriterebbe di più il francese. In attesa che le loro strade si incrocino sui grandi palcoscenici internazionali e che dal confronto diretto si possa decretare il migliore.
