OpenAI: browser AI in arrivo entro luglio, ed è basato su Chromium

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Dopo Perplexity con Comet, anche OpenAI è pronta a lanciare il suo browser. Non è una coincidenza che arrivi proprio ora, mentre Chrome è sotto attacco antitrust e l’intero settore dei browser sta vivendo una vera e propria trasformazione. OpenAI ha 400 milioni di utenti settimanali di ChatGPT, dovrà pure significare qualcosa…

OpenAI sfida Google: browser AI in arrivo entro luglio

Il browser, che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, è finora la mossa più audace di OpenAI per diversificare oltre ChatGPT.

Il browser di OpenAI ha un approccio radicale: invece di portare sui siti web, cerca di tenere tutto dentro un’interfaccia simile a ChatGPT. Si vuole prenotare un ristorante? Non indirizzerà su TheFork, ma l’AI farà tutto direttamente nell’interfaccia del browser.

L’integrazione di Operator, l’agente AI di OpenAI che può navigare il web e compiere azioni per conto dell’utente, sarà probabilmente la caratteristica principale. Immaginiamo un browser dove non si deve più cliccare, compilare form o navigare tra pagine. Basta descrivere quello che so vuole e l’AI lo fa per conto dell’utente.

Ironia della sorte, OpenAI ha costruito il suo browser su Chromium, il codice open source di Google che alimenta Chrome. È una mossa intelligente, usa l’infrastruttura di Big G per attaccarla. Microsoft ha fatto lo stesso con Edge, e ora OpenAI segue la stessa strada.

La scelta di Chromium significa che OpenAI può concentrarsi sull’intelligenza artificiale invece di ricostruire un motore di rendering da zero. Ma soprattutto gli dà accesso immediato a tutto l’ecosistema di estensioni e compatibilità che gli utenti si aspettano da un browser moderno.

I numeri di OpenAI che fanno paura a Google

Chrome ha oltre 3 miliardi di utenti e controlla più di due terzi del mercato mondiale dei browser. Ma OpenAI ha una carta importante: i 400 milioni di utenti settimanali di ChatGPT. Se anche solo una parte di questi passa al nuovo browser, Google ha un problema serio.

Chrome non è solo un browser per Google: è il pilastro del suo business pubblicitario, che rappresenta quasi tre quarti delle entrate di Alphabet. Chrome raccoglie dati utente per targettizzare meglio gli annunci e indirizza automaticamente il traffico di ricerca verso Google. Un browser OpenAI che tenga gli utenti dentro la sua interfaccia AI potrebbe chiudere questo rubinetto.

L’annuncio del browser non è casuale. Chrome, infatti, è sotto pressione dell’antitrust. Il Dipartimento di Giustizia americano ha chiesto la sua vendita dopo che un giudice ha stabilito che Google detiene un monopolio illegale nella ricerca online. OpenAI ha persino dichiarato ad aprile che sarebbe interessata a comprare Chrome se fosse messa in vendita.

Il mercato dei browser AI

Il vero valore del browser per OpenAI non sono le ricerche, ma i dati. Vedere come le persone navigano, cosa cercano, come interagiscono con i siti web. Sono informazioni preziose per addestrare modelli AI sempre più potenti.

Nel frattempo, il mercato dei browser AI sta esplodendo. Oltre a Perplexity con Comet, anche The Browser Company ha lanciato Dia e altri startup stanno percorrendo la stessa strada.

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