Intervista a Giovanni Labadessa per Not Film Fest

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Intervista a Giovanni Labadessa per Not Film Fest

Abbiamo avuto la fortuna di intervistare Giovanni Labadessa, scrittore e produttore, nonché fondatore del Not Film Fest e membro dell’European Film Academy di Los Angeles, un professionista che si distingue nel panorama internazionale del cinema indipendente. Residente a Los Angeles, ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore. Nel 2016 ha prodotto il suo primo film, The Lonely Italian, distribuito da Hulu e Amazon Prime. La sua esperienza si è poi rafforzata con la creazione di Lumiere Lab, una casa di produzione e collettivo di filmmaker con sede a Venice, California, conosciuta per il coinvolgimento in co-produzioni di successo come Fishgirl, Premio della critica a Tallin, e Dog of God, selezionato al Tribeca del 2025. La sua passione per il cinema internazionale e il desiderio di creare connessioni tra registi di tutto il mondo gli hanno permesso di supervisionare undici lungometraggi e numerosi cortometraggi.



La nascita e la crescita del Not Film Fest: un festival radicato nel territorio

L’intervista ha anche offerto uno sguardo approfondito sulle origini e sul percorso del Not Film Fest, evento che Giovanni ha ideato e che oggi rappresenta un punto di riferimento nel panorama dei festival di cinema indipendente. “Abbiamo deciso di portare il festival a Sant’Arcangelo di Romagna, perché abbiamo subito percepito la sua autenticità e il suo spirito innovativo,” spiega Giovanni. La scelta di questa città non è stata casuale: Sant’Arcangelo possiede una tradizione culturale ricchissima, un patrimonio di poesia, teatro e arte di strada, che si intreccia meravigliosamente con le nuove forme di creatività contemporanea.

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Il percorso di avvicinamento al territorio è stato lungo e impegnativo, iniziato con una presentazione sorprendente, fatta di molte slide e un piano quinquennale inviato senza preavviso alle istituzioni locali. “La sfida principale è stata conquistare la fiducia della comunità,” ammette Giovanni, “e oggi Sant’Arcangelo non è solo la sede del festival, ma ne fa parte integrante.” La community locale si è affezionata al festival, che rappresenta un esempio di come i valori autentici possano creare legami profondi tra le persone e il territorio.

Intervista A Giovanni Labadessa Per Not Film Fest

Il Not Film Fest dall’27 al 31 agosto

L’ottava edizione del Not Film Fest si svolgerà a Sant’Arcangelo di Romagna dal 27 al 31 agosto. È ormai un appuntamento atteso nel panorama dei festival dedicati al cinema indipendente, che accoglie autori emergenti e opere innovative provenienti da tutto il mondo. Alla manifestazione, che si distingue per il suo carattere di inclusività e di attenzione alle nuove voci, parteciperanno registi, produttori e pubblico desiderosi di scoprire film di forte impatto e di dialogare con autori e artisti.

Giovanni spiega: “Il festival non si limita alle proiezioni, ma crea un’occasione di incontro tra persone, culture e storie diverse. Vogliamo che questo evento diventi anche un momento di scambio e di crescita per tutti i partecipanti, con una particolare attenzione ai filmmaker emergenti e alle prospettive di future collaborazioni.”

Un festival che promuove autenticità e incontri: la filosofia di Not Film Fest

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Il cuore del Not Film Fest è la volontà di offrire uno spazio libero e senza gerarchie, dove regna la condivisione autentica tra autori, pubblico, volontari e ospiti. “Tutto si basa sul rispetto reciproco e sulla semplicità,” spiega Giovanni, “come il pranzo collettivo, che rappresenta uno dei momenti più simbolici: un’occasione per conoscersi e confrontarsi in modo informale, senza barriere.” Questo approccio umano, curioso e aperto, ha fatto sì che il festival si distinguesse nel panorama internazionale, tanto da essere inserito da Moviemaker Magazine tra i festival essenziali per il cinema indipendente.

Uno degli episodi più significativi, ricorda Giovanni, è quello del 2022, quando il festival ha proiettato Los días que no estuve, un film messicano, in memoria del caro amico e regista scomparso Samuel Riosivale. “Abbiamo creato un momento molto intenso, con tutte le persone coinvolte che si sono incontrate in un gesto di affetto e solidarietà,” racconta. Questi momenti rafforzano la missione del festival di essere più di un semplice evento, ma un vero e proprio spazio di condivisione umana e culturale.

Valori, innovazione e ricerca di nuove voci nel cinema globale

L’innovazione nel panorama del cinema indie richiede coraggio e attenzione ai dettagli. “Fare innovazione significa correre dei rischi e investire molto nella ricerca,” afferma Giovanni. La curatela del festival privilegia opere che abbiano qualcosa da dire, privilegiando autori con voci originali provenienti da tutto il mondo. In quest’ottica, il motto del festival di quest’anno è “Viva Revolution”: un messaggio di resistenza e rinascita, di quanto il cinema possa essere uno strumento di coinvolgimento e di cambiamento.

Il processo di selezione vede uno scouting costante, un’attività che Giovanni svolge anche come produttore, attraverso la partecipazione a festival e l’analisi di candidature via piattaforme dedicate. “Cerchiamo opere che rappresentino il cinema di domani, spesso autori emergenti, spesso al primo film,” sottolinea. La nostra missione è quella di reclamare uno spazio per voci audaci che spesso faticano a trovare visibilità nelle vie più canoniche.

La visione di Giovanni: tra formazione, networking e futuro

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Oltre al festival, Giovanni si dedica anche a progetti di formazione, workshop e iniziative internazionali. “Vogliamo creare un ecosistema di collaborazioni autentiche e spontanee,” spiega, con l’obiettivo di stimolare nuove opportunità ai filmmaker emergenti e consolidare la rete di relazioni nel mondo del cinema indipen­dent. Per i prossimi mesi, sono previsti eventi in giro per il mondo, come incontri a Londra e laboratori a Los Angeles, oltre a una competizione dedicata alle sceneggiature di cortometraggi realizzata con startup innovative.

Il desiderio di Giovanni, come promotore e produttore, è quello di offrire uno spazio aperto a tutti coloro che vogliono raccontare storie significative, senza barriere e con una forte volontà di futuro. “Il cinema può essere uno strumento di educazione e di cambiamento,” conclude, “e noi vogliamo continuare a sostenere chi ha la forza di raccontare voci autentiche e coraggiose.”

Un impegno continuo per il cinema indipendente

Giovanni Labadessa incarna l’anima del cinema indipendente internazionale, con un forte impegno nel promuovere autori coraggiosi, mantenere vive le tradizioni e innovare nel rispetto dei valori umani. Il Not Film Fest, nato dall’amore per il territorio e la passione per il cinema, rappresenta un esempio di come un festival possa essere non solo un momento di proiezioni, ma un vero e proprio punto di incontro tra persone, storie e culture diverse. Un percorso che Giovanni continuerà a alimentare, convinto che il cinema, più di ogni altra forma di arte, possa essere motore di cambiamento e speranza.

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