Alessio Giannone, in arte Pinuccio, il celebre inviato satirico di Striscia la Notizia, ha annunciato il suo addio a Mediaset per approdare a La7. Qui condurrà il suo primo programma tutto suo, intitolato “Prova d’inchiesta”, in seconda serata con otto puntate dedicate a inchieste locali, combinando la sua satira pungente con un approccio investigativo.
Perché questo cambiamento?
Fonti indicano che Pinuccio stava vivendo una fase di stallo professionale in Mediaset: nessuna certezza sul suo futuro e assenza di comunicazioni ufficiali, nonostante il suo stretto legame con il creatore di Striscia, Antonio Ricci.
Il passaggio a La7, rete nota per l’attenzione alla cultura e all’inchiesta apartitica, rappresenta per lui l’opportunità di sviluppare progetti personali e valorizzare il proprio stile critico e originale.
️ Cosa aspettarsi da “Prova d’inchiesta”
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Formato: 8 puntate in seconda serata su temi territoriali, con satira e denuncia sociale.
- Stile: Pinuccio unirà il suo spirito ironico con un taglio investigativo, portando in tv fenomeni e dinamiche locali spesso ignorate dai media mainstream.
Un ritorno alle origini?
Il trasferimento non esclude un ritorno futuro a Mediaset, ma segna un passo deciso verso contenuti più rilevanti e ragionati, in linea con l’immagine che La7 vuole costruire. Per Pinuccio, è la chance di affermarsi non solo come inviato, ma come autore e volto di un programma in proprio.
✅ Considerazioni finali
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Per Pinuccio, è un’evoluzione professionale: da inviato satirico a conduttore/autore.
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Per La7, un colpo strategico per arricchire il palinsesto con un personaggio popolare e originale.
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Per il pubblico, una nuova occasione di guardare inchieste locali ben realizzate con tono ironico e vigile.
