Intel potrebbe non puntare più sul nodo 18A per i clienti esterni

Facebook
WhatsApp
Twitter
LinkedIn
Telegram

A sorpresa, fonti citate da Reuters riferiscono che Intel starebbe valutando l’abbandono del suo nodo 18A per clienti esterni della sua fonderia, segnando un cambiamento della strategia originale voluta da Pat Gelsinger, che puntava fortemente sul processo 18A per rilanciare l’azienda come fonderia per i partner. In questo modo, il nodo 18A verrebbe utilizzato solo internamente per produrre i processori Panther Lake, Xeon Clearwater Forest e alcune parti delle CPU Nova Lake.

Intel non punta più sul suo nodo 18A per i clienti di terze parti?

Come ben sappiamo, Intel 18A è un nodo a 2nm molto avanzato, che offre anche diversi vantaggi tecnologici rispetto a quello a 2nm di TSMC. L’azienda non aveva tuttavia più condiviso dettagli sull’avanzamento del suo processo produttivo, alimentando indiscrezioni su un possibile cambio della strategia produttiva.

Sempre secondo le fonti, il nuovo AD Lip-Bu Tan, che ha sostituito Gelsinger da pochi mesi, ritiene che il nodo 18A non sia abbastanza competitivo per attrarre clienti esterni, limitandone l’utilizzo alla produzione interna. Se confermata, la scelta avrebbe due cause: da un lato ci sarebbe una svalutazione per milioni di dollari, ma dall’altro si libererebbero risorse per concentrarsi sul nodo 14A, per competere meglio con TSMC.

Intel 18A: cosa non convince

Dal punto di vista tecnico, Intel 18A è piuttosto vantaggioso rispetto al nodo N2 di TSMC, ma presenta comunque delle lacune in termini di densità dei transistor. TSMC prevede, nel frattempo, di avviare la produzione di massa del suo nodo N2 entro la fine del 2025, con Apple in prima fila come cliente esterno, insieme alla stessa azienda di Santa Clara.

L’eventuale cambio di strategia da parte dell’azienda non prevede tuttavia un’esclusione totale dei clienti esterni. Intel continuerà infatti a utilizzarlo per soddisfare specifici ordini da parte di grandi aziende, come Amazon e Microsoft, secondo quanto riportato. A ogni modo, la decisione potrebbe essere presa entro la fine dell’anno, durante le periodiche riunioni del consiglio di amministrazione.

Cosa cambia per Intel

Il possibile abbandono del nodo 18A per i clienti esterni da parte di Intel rappresenta una battuta d’arresto per le ambizioni di voler conquistare una parte importante del settore, attualmente dominato da TSMC. Tuttavia, la mossa potrebbe consentire una maggior ottimizzazione delle risorse, concentrandosi meglio sulle tecnologie future, come il processo 14A, che potrebbe diventare il nuovo cavallo di battaglia dell’azienda.

In merito alle indiscrezioni di Reuters, Intel non ha confermato né smentito, limitandosi a dichiarare che:

“Lip-Bu Tan e il team esecutivo sono impegnati a rafforzare la nostra roadmap, costruire fiducia con i clienti e migliorare la nostra posizione finanziaria per il futuro. Abbiamo identificato aree di intervento prioritarie e prenderemo le azioni necessarie per rilanciare il business.”

Le prospettive sul futuro prossimo

Nonostante le varie voci che suggerivano, aleatoriamente, una separazione del settore delle fonderie da Intel, il nuovo CEO non ha poi seguito tali piani. La decisione di limitare l’uso di 18A solo per la produzione interna, oltre che per i clienti più grossi, potrebbe indicare una strategia decisamente più cauta.

Visite totale 2 , 2 visite oggi

Continua a leggere

Scorri verso l'alto