Sembra che l’attuale standard PCIe 5.0 per gli SSD sia destinato a rimanere sul mercato ancora per alcuni anni, stando a quanto dichiarato da Wallace Kou, CEO di Silicon Motion, in un’intervista ripresa da Tom’s Hardware. La loro longevità non è dovuta solo alle prestazioni superiori, con velocità di trasferimento quasi doppie rispetto alle PCIe 4.0, ma soprattutto alla mancanza di una reale necessità di una versione più prestante, come il PCIe 6.0.
Il PCIe 5.0 per SSD rimarrà ancora per 5 anni nel mercato consumer
Secondo Kou, né i principali produttori di PC, come AMD e Intel, né il mercato hanno interesse per PCIe 6.0 nel segmento consumer. Il motivo principale è economico: i controller per SSD PCIe 5.0 sono già significativamente più costosi da produrre rispetto a quelli PCIe 4.0, con costi di tape-out che possono raggiungere i 16-20 milioni di dollari, includendo spese per proprietà intellettuale e maschere.
Passare a PCIe 6.0 comporterebbe un ulteriore aumento dei costi del 25-30%, con tape-out che potrebbero arrivare a 30-40 milioni di dollari. Questi controller, basati su un processo produttivo a 4 nm e dotati di 16 canali NAND, rappresentano un investimento considerevole, non giustificato dall’attuale domanda. Inoltre, il mercato consumer non ha ancora adottato pienamente le piattaforme compatibili con PCIe 5.0, e anche per chi le utilizza, la differenza rispetto alle SSD PCIe 4.0 non significativamente rilevante.
L’introduzione del PCIe 6.0 rischierebbe di incrementare ulteriormente i costi dei sistemi, già gravati dalle schede madri compatibili con PCIe 5.0, senza apportare benefici tangibili per gli utenti. Silicon Motion, leader nel settore, non vede quindi la necessità di accelerare lo sviluppo di controller PCIe 6.0. Gli SSD PCIe 5.0 saranno quindi presenti sul mercato per almeno i prossimi cinque anni, mentre la versione 6.0 dello standard potrebbe debuttare solo nel 2027 o 2028, principalmente nel settore enterprise, spinto da progetti come Rubin di Nvidia, atteso per il 2026.
Per i consumatori medi, il PCIe 5.0 rappresenta una soluzione più che ottimale, grazie alla combinazione di prestazioni elevate e costi sostenibili, il che rende ancora del tutto superflua l’adozione di uno standard più potente e veloce.