Introduzione
Sons of Anarchy, serie cult creata da Kurt Sutter, è un viaggio tra lealtà, violenza, famiglia e redenzione, raccontato attraverso gli occhi di Jax Teller, figlio del fondatore del club motociclistico SAMCRO. La storia si snoda per sette stagioni in cui il confine tra bene e male si fa sempre più sottile.
Stagione 1 – Le origini del dubbio
Jax Teller, vice presidente del club motociclistico Sons of Anarchy (SAMCRO), trova un manoscritto lasciato dal padre John, fondatore del club, in cui critica la deriva violenta e criminale presa dalla banda. Mentre Jax cerca di conciliare il suo ruolo nel club con la nascita prematura del figlio Abel e una visione più pacifica dell’organizzazione, iniziano le tensioni con Clay Morrow, attuale presidente e patrigno di Jax. Clay, insieme a sua moglie Gemma, è pronto a tutto pur di mantenere il potere e l’identità criminale del club. Intanto, ATF e forze dell’ordine iniziano a stringere il cerchio. La stagione si chiude con la morte brutale dell’informatore Opie, causata da un errore e da una decisione tragica di Clay, che rompe definitivamente l’equilibrio interno.
Stagione 2 – Razzismo e segreti
L’arrivo di una banda di suprematisti bianchi guidata da Ethan Zobelle sconvolge Charming. I nuovi nemici vogliono eliminare i Sons per espandere i loro traffici. Gemma viene violentata da membri della banda, ma tiene nascosto l’accaduto per non innescare una guerra. Questo trauma condizionerà profondamente il suo comportamento. Intanto, la relazione tra Jax e Clay peggiora: i due sono sempre più in disaccordo sulla gestione del club. Jax inizia a sostenere idee riformiste, mentre Clay continua a usare la violenza per mantenere il controllo. La stagione si chiude con un colpo di scena devastante: Abel, il figlio di Jax, viene rapito dagli irlandesi, costringendo il club a prepararsi a una missione di recupero oltreoceano.
Stagione 3 – Irlanda e rivelazioni
SAMCRO parte per Belfast per ritrovare Abel. La trasferta in Irlanda apre nuovi scenari legati alle origini del club: Jax scopre che suo padre aveva una relazione con Maureen Ashby e che Clay e Gemma potrebbero essere legati alla sua morte. Il conflitto interiore di Jax cresce, diviso tra la vendetta e la missione di salvataggio. Alla fine riesce a ritrovare Abel, ma i rapporti con i Sons si incrinano, soprattutto per il modo in cui viene gestita la missione. Viene alla luce anche l’esistenza di lettere scritte da John Teller, che rivelano verità scottanti su Clay e Gemma. Il ritorno a Charming segna un cambio di passo: Jax è più determinato ma anche più pericoloso.
Stagione 4 – Tradimenti e trasformazioni
Dopo 14 mesi di prigione, SAMCRO torna a Charming e trova una città trasformata: un nuovo sceriffo, Roosevelt, e un procuratore aggressivo, Lincoln Potter, mettono sotto pressione il club. Jax, desideroso di abbandonare la vita criminale per stare con Tara e i figli, decide di pianificare un’uscita ordinata, vendendo le armi e lasciando la presidenza. Ma la scoperta delle lettere di John Teller e del coinvolgimento di Clay nella sua morte fa esplodere tutto. Quando Tara viene aggredita e quasi perde la mano, Jax capisce che Clay è disposto a tutto pur di restare al potere. Alla fine della stagione, Jax uccide Clay, assume la presidenza e accetta il suo destino da leader oscuro del club.
Stagione 5 – Cadute e perdite
Jax è ora presidente, ma il potere lo corrompe progressivamente. Deve gestire l’alleanza con i cartelli messicani e affronta nuovi nemici come Damon Pope, un potente boss nero che uccide tragicamente Opie, l’amico fraterno di Jax, in carcere. Questa morte cambia radicalmente il protagonista, rendendolo più freddo e calcolatore. Intanto, Tara lotta per tenere unita la famiglia e considera l’idea di portare i figli via da Charming. Il club è diviso, le alleanze si fanno fragili e Jax si trova coinvolto in una spirale di decisioni violente. La stagione si conclude con Tara arrestata e con Gemma che trama per restare al centro del potere, anche a costo di tradire la propria famiglia.
Stagione 6 – Caduta nell’abisso
Jax è sempre più consumato dal suo ruolo. Dopo il suicidio della dottoressa Patterson, una delle poche voci morali, e il peggioramento del rapporto con Tara, Jax è intrappolato. Tara, per proteggere i bambini, cerca di fuggire e stringe un accordo con la giustizia, ma Gemma, credendo che voglia distruggere il club, la uccide brutalmente. Questo è il punto di non ritorno. Quando Jax scopre la verità, la sua trasformazione è completa: non resta più nulla del giovane idealista della prima stagione. I Sons si sono ridotti a uno strumento del suo dolore. Il tradimento di Gemma sancisce la frattura definitiva tra famiglia e club.
Stagione 7 – La corsa finale
La settima stagione è un cupo cammino verso l’autodistruzione. Jax vendica Tara uccidendo tutti i colpevoli che crede responsabili, ma alla fine scopre che è stata Gemma, sua madre, a commettere l’omicidio. Devastato, la affronta e la uccide con le sue mani, in una scena intensamente simbolica. Jax ormai non ha più nulla da perdere: sistema gli affari del club, fa in modo che i figli vengano adottati da una famiglia lontana dal crimine e consegna la presidenza a Chibs. L’ultima corsa è un omaggio al padre e un atto di liberazione: Jax si schianta volontariamente contro un camion, chiudendo la propria parabola esistenziale in modo tragico ma coerente con l’eredità di sangue che ha cercato invano di interrompere.
Il significato del finale di Sons of Anarchy
Nel finale, Jax prende decisioni irrevocabili: uccide sua madre Gemma, sistema gli affari del club, protegge i suoi figli e infine si sacrifica.
L’ultima scena è potente: in fuga dalla polizia, Jax si schianta volontariamente contro un camion, ripetendo la morte del padre come atto di espiazione e liberazione.
Il finale rappresenta la chiusura perfetta del suo arco narrativo: la distruzione come mezzo per salvare ciò che ama, in un gesto estremo ma coerente con il mondo di Sons of Anarchy.
