I norvegesi di Opera hanno presentato Opera Neon, il primo browser con IA agentica integrata, capace di chattare, eseguire compiti complessi e anche creare contenuti in autonomia.
Il nome Neon può non essere completamente nuovo perché è lo stesso del browser sperimentale “senza finestre” presentato da Opera nel 2017; ma il nuovo Neon ha tutt’altre capacità e attitudini e, se si esclude Comet di Perplexity che è in fase di test da parte di alcuni utenti, è il primo browser di una grande azienda specializzata nel settore a sfruttare in modo ampio l’IA generativa.
Il cuore del sistema è l’integrazione di tre funzionalità principali: Chat, Do e Make. La prima consente di interagire con l’IA direttamente dal browser, ottenendo risposte contestuali, suggerimenti o ricerche online. Tutto sommato, una funzione già vista con Edge.
La seconda, basata sulla tecnologia Browser Operator e vista in anteprima al Mobile World Congress, è decisamente più interessante. Permette all’agente IA di completare attività web in autonomia, come prenotare un viaggio o ordinare un prodotto online.
A metà aprile abbiamo assistito a una demo dal vivo di Browser Operator, in cui l’agente ha pianificato un viaggio cicloturistico e ordinato un mazzo di fiori, agendo come un vero utente umano, ma senza l’uso di tecniche visive o click virtuali. L’IA, infatti, interpreta direttamente la struttura delle pagine web, agendo sul DOM come farebbe un comune browser engine. Eil tutto avviene in locale.
Abbiamo visto l’AI usare da sola il browser per organizzarci un viaggio. È questo il futuro del web?
La funzione Make rappresenta la novità più ambiziosa: Neon può creare applicazioni, report, siti o giochi partendo da una semplice richiesta, utilizzando un’infrastruttura cloud europea. L’agente può suddividere un compito complesso in sotto-task, installare librerie Python o framework JavaScript, correggere errori autonomamente e restituire all’utente un risultato pronto da condividere. Il tutto ovviamente nell’ambiente del browser.
Opera sottolinea come la privacy sia al centro del progetto, dato che non vengono inviati dati personali ai server. L’utente, inoltre, mantiene sempre il controllo e può intervenire in qualsiasi momento.
Comprensibilmente, Opera Neon sarà però disponibile tramite un abbonamento premium ancora non quantificato, e con una lista d’attesa aperta da oggi per i primi utenti.
Aggiornamento 28/05, ore 14,15: aggiunto riferimento alla creazione delle applicazioni all’interno dell’ambiente del browser.