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I video generati con l’ultima funzione di TikTok includeranno un tag visibile che ne indicherà l’origine e saranno accompagnati dai metadati C2PA, una tecnologia che permette di identificare i contenuti creati dall’AI anche nel caso in cui venissero scaricati o condivisi al di fuori dell’app.

Come trasformare una foto in un video AI Alive

Per utilizzare AI Alive una volta che la funzione arriverà anche dalle nostre parti, gli utenti devono aprire la telecamera toccando il pulsante “+” nella parte superiore delle sezioni Posta in arrivo o Profilo, selezionare una foto dall’album e toccare l’icona AI Alive nella barra degli strumenti a destra.

A questo punto si aprirà una finestra di dialogo in cui digitare le istruzioni per applicare le modifiche desiderate. Una volta ottenuto un risultato soddisfacente, il video può essere condiviso come qualsiasi altra Story sulla piattaforma. La nuova clip apparirà nei feed Per te e Seguiti, oltre che sulla pagina del profilo del creator.

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La visione di TikTok sull’AI, tra accelerazione e cautela

Con il nuovo strumento, TikTok rafforza la sua strategia di integrazione di prodotti proprietari basati sull’intelligenza artificiale. A febbraio ByteDance, la società cinese che controlla la piattaforma, aveva già presentato OmniHuman-1, un modello AI in grado di generare video iperrealistici a partire da un’immagine. La tecnologia è in grado di replicare espressioni, movimenti del corpo e persino la voce di una persona partendo da una fotografia e da un contenuto multimediale di riferimento. Al momento tuttavia OmniHuman-1 non è disponibile per al pubblico a causa degli alti costi di addestramento e funzionamento, che ne limitano l’accessibilità.

I risultati ottenuti dal team di sviluppo di ByteDance hanno anche alimentato le preoccupazioni sui rischi associati ai deepfake. A fronte di questi timori, l’anno scorso TikTok ha annunciato una serie di misure per arginare la diffusione di contenuti falsi realizzati con l’ausilio dell’AI. Una di queste è l’aggiunta della tecnologia di etichettatura Content credentials, che consente di aggiungere metadati al materiale generato dall’intelligenza artificiale per agevolarne l’identificazione da parte degli utenti.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.

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