[ad_1]
Proposta UEC
©IMAGO
L’Unione dei Club Europei (UEC), che comprende 140 club provenienti da 25 Paesi, ha presentato un nuovo modello finanziario per rafforzare la promozione dei giovani talenti nel calcio europeo. L’attenzione si concentra sulla remunerazione dei club che sviluppano i calciatori attraverso il Player Development Reward (PDR) – un meccanismo che potrebbe benefici finanziari ai club di formazione, in aggiunta al contributo di solidarietà.
In sostanza la proposta mira a destinare almeno il 5% delle entrate annuali della UEFA per le competizioni per club a questo scopo. Con un volume attuale di circa 4,4 miliardi di euro, sarebbero 220 milioni di euro a stagione da spartire. Il pagamento è destinato a essere guidato dai seguenti fattori: il numero dei minuti giocati dal calciatore nella competizioni per club organizzate dalla UEFA e la quota di risorse UEFA ricevute dal club per cui l’atleta ha giocato rispetto al totale delle risorse distribuite dalla UEFA ai club partecipanti.
Altro prerequisito è che i giocatori siano stati precedentemente allenati in un altro club e che questo club non partecipi alla stessa fase a girone della Champions League.
L’UEC ha preparato un calcolo del modello per la stagione 2023/24, sfruttando i dati forniti da Transfermarkt. Secondo questo, quasi 1.500 club europei avrebbero beneficiato del sistema, tra cui oltre 400 club con oltre 100.000 euro.
Tra i più grandi beneficiari ipotetici ci sarebbero stati Ajax (5,4 milioni di euro), Schalke 04 (3,5 Mio. €) e Bayer Leverkusen (3,4 Mio. €). Le prime in Italia sarebbero stato Udinese e Roma (2 Mio. €), davanti ad Atalanta e Verona (1 Mio. €). Con questo sistema, con Francesco Acerbi in finale di Champions League, avrebbe riscosso anche il Pavia, con cui il difensore giocò in età Primavera prima di esordire in Serie C con lo stesso a 18 anni, 2 mesi e 13 giorni.
[ad_2]
Source link
