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Raphinha il 3° più prezioso
©IMAGO
“Ero vicino ad accettare la convocazione in Nazionale italiana. Sarei dovuto andare agli Europei vinti nel 2020. Ero praticamente pronto”. È questo il retroscena svelato da Raphinha al podcast Isa Visita. Il ritardo nell’ottenimento fece saltare il tutto e, pochi mesi dopo la finale di Wembley, l’esterno fu chiamato dal Brasile. Il resto è storia, anche se un po’ amara come quella azzurra, visto l’esito della Coppa del Mondo 2022 e della Copa América 2024, concluse entrambe ai quarti.
Italiani di secondo passaporto più preziosi
Altra storia con i club, con il trasferimento dal Leeds al Barcellona, le vittorie ne LaLiga, Supercopa (2) e Copa del Rey e l’inseguimento alla Champions League, in una stagione senza precedenti (31 gol e 25 assist). Un rendimento che ne giustifica, fra i vari fattori incidenti, l’attuale valore di mercato da 80 milioni di euro, che ne fa il terzo più prezioso con un secondo passaporto italiano.
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Inutile dire che sarebbe stato un giocatore utile alla causa di Luciano Spalletti (e Roberto Mancini prima), così come gli altri che avrebbero potuto sposare il progetto azzurro ma che hanno seguito le ragioni del cuore. Nella top10 per valore di mercato attuale, tre giocano in Serie A e il più giovane di questi, Santiago Castro, è ancora in tempo per cambiare bandiera nonostante sia stato già precettato da Lionel Scaloni, CT dell’Argentina.
Del resto, parlando di discendenze tricolori più o meno forti, il legame con la Serie A è per forza di cose vive. Presente e passato, diretto o indiretto. Vedi Amad Diallo che l’Atalanta l’ha sfiorata ma non l’Italia, esordendo giovanissimo (a 18 anni) con la Costa d’Avorio. Oppure Giuliano Simeone, che si è legato all’Albiceleste e all’Atlético Madrid nonostante sia cresciuto ammirando papà Diego e il fratello maggiore Giovanni, fra l’altro sempre più vicino al secondo scudetto col Napoli.
Per farlo dovrà sgambettare l’Inter, cosa che anche Raphinha è chiamato a fare per cancellare anche l’ultima traccia d’Italia lungo il suo percorso. Chi può impedirglielo? Carlos Augusto, Kristjan Asllani e Piotr Zieliński, tre risorse metà azzurre a disposizione di Inzaghi (Carboni e Correa sono fuori lista UEFA, nda).
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