Da oggi, visitando la homepage di Google Bard, non ci si trova più di fronte a un messaggio che avvisa dell’impossibilità di accedere al servizio dal nostro paese, ma al pulsante “Prova ora”: il chatbot è infatti disponibile ufficialmente anche in Italia e con pieno supporto all’italiano. Lo stesso vale nella maggior parte dei territori nel mondo. L’attesa è finita, ma lo status del progetto rimane al momento Sperimentale.
Google Bard in Italia: il chatbot è tra noi
Per interagire con l’IA di Mountain View non bisogna far altro che visitare l’indirizzo bard.google.com (da computer, smartphone o tablet) e accettare i termini di servizio relativi all’impiego dei dati. Ci si trova così di fronte a una schermata come quella visibile qui sotto.
Nell’occasione, Google ha introdotto anche diverse novità.
- Possibilità di fissare, organizzare e modificare le conversazioni;
- utilizzo delle immagini nei prompt (al momento solo in inglese);
- condivisione delle risposte;
- esportazione del codice migliorata.
Maggiori informazioni a proposito di come funziona il chatbot di bigG e sui casi d’uso più comuni sono riportate nella nostra guida pubblicata su queste pagine. Ci sarà tempo per approfondirne ogni aspetto.
Privacy, dati e termini di servizio
Prima di consentire l’accesso, il gruppo di Mountain View precisa quanto segue, mettendo in guardia dalle possibile implicazioni sulla privacy relative all’utilizzo di Bard, a proposito dell’impiego dei dati e avvisando che alcune risposte potrebbe essere viziate dalle cosiddette allucinazioni dell’IA.
- Bard utilizza la tua posizione e le tue conversazioni passate per fornirti la risposta migliore;
- Bard è una tecnologia sperimentale e talvolta può fornire informazioni imprecise o inappropriate che non rappresentano l’opinione di Google;
- non considerare le risposte di Bard al pari di consigli medici, legali, finanziari o di altro tipo;
- non includere informazioni riservate o sensibili nelle conversazioni con Bard;
- il tuo feedback contribuirà a migliorare Bard.
In merito ai termini di servizio citati poc’anzi, riportiamo di seguito un paio di estratti del testo che, con tutta probabilità, molti scorreranno e accetteranno senza prestare attenzione.
Google raccoglie le tue conversazioni con Bard, le informazioni relative all’utilizzo del prodotto, le informazioni sulla tua posizione e il tuo feedback. Google utilizza questi dati, in conformità con le sue Norme sulla privacy, per fornire, migliorare e sviluppare prodotti e servizi e tecnologie di machine learning di Google, inclusi i prodotti aziendali di Google come Google Cloud.
Per contribuire alla qualità e migliorare i nostri prodotti, i revisori leggono, annotano ed elaborano le tue conversazioni su Bard. Nell’ambito di questa procedura, adottiamo misure volte a proteggere la tua privacy. Ciò include la disconnessione delle conversazioni con Bard dal tuo Account Google prima che i revisori possano visualizzarle o annotarle. Non includere informazioni che possano essere utilizzate per identificare te o altri utenti nelle conversazioni su Bard.
Ad ogni modo, c’è la possibilità di non salvare le conversazioni nel proprio account Google, agendo su un’impostazione specifica (un po’ come avviene con ChatGPT in seguito all’intervento del Garante Privacy italiano).
Anche quando l’Attività di Bard è disattivata, le tue conversazioni verranno salvate nel tuo account fino a un massimo di 72 ore. In questo modo Google può fornire il servizio ed elaborare eventuali feedback. Queste attività non verranno visualizzate nella tua Attività di Bard.